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il blog di Luciano Muhlbauer

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45 anni dalla strage di piazza Fontana. Contro il fascismo di ieri e di oggi - Sabato 13d h. 15 corteo p.zza XXIV Maggio

December 9, 2014

Sono passati 45 anni dalla strage fascista e di Stato di piazza Fontana. Un anniversario importante per Milano e tutto il paese, che meriterebbe attenzione, riflessione e iniziativa o, perlomeno, un po’ di autentico rispetto. Invece se ne parla poco, troppo poco, come se fossimo di fronte a un dettaglio irrilevante del nostro passato e non alla prima strage di quella strategia della tensione che insanguinò il nostro paese con l’avallo del potere costituito e con l’unico fine di spezzare la mobilitazione di lavoratori e studenti e di impedire ogni cambiamento. O come se l’impunità per questa strage -e per altre- non fosse un’infamia insopportabile.

Piazza Fontana, 12 dicembre 1969

Piazza Fontana, 12 dicembre 1969

Non se ne parla e non è colpa dello sciopero generale del 12 dicembre e nemmeno dello scorrere del tempo, ma piuttosto siamo di fronte al risultato di anni di strisciante revisionismo, di vacui discorsi sulla “pacificazione” e di banalizzazioni, di cui la fiction della Rai, Gli anni spezzati, mandata in onda il gennaio scorso, rappresenta forse l’esempio più lampante e desolante. Oggi la memoria collettiva è confusa e si fa persino confusione tra vittime e carnefici.

Non c’è nulla di innocente in tutto questo, anzi, poiché proprio oggi ci sarebbe un enorme bisogno di ricordare, non per gusto della storia, ma per affrontare e decifrare il presente e il futuro. La liberazione dal nazifascismo, di cui tra pochi mesi si celebrerà il 70° anniversario, le grandi lotte operaie e studentesche e le stragi messe in atto dai fascisti e coperte dai poteri dello Stato sono tutti fatti costituenti della nostra identità. Oggi si vuole riscrivere il passato per cambiare questa identità, per eliminare gli anticorpi e per legittimare nuovamente tesi, politiche e pratiche che sembravano espulsi dall’orizzonte del possibile e dell’accettabile. Infatti, se tutto è uguale a tutto, vittime e carnefici, innocenti e colpevoli, allora perché sorprendersi se razzisti e nazifascisti si ripresentano sulla piazza come se fosse la cosa più normale del mondo.

Guardiamoci attorno, anche soltanto a quello che è successo a Milano in questi ultimi mesi. Dall’ennesimo concerto nazi tenutosi tranquillamente a Milano poche settimane fa alle calate di Forza Nuova nei quartieri popolari di questi giorni, passando ovviamente da quel 18 ottobre, quando la Lega di Salvini si era presa piazza Duomo a braccetto con i neofascisti di Casa Pound.

A destra si sta sdoganando alla grande e in molti, Salvini in primis, vedono aprirsi nuovi spazi disegnati dalla crisi sociale e dal vuoto lasciato dalla sinistra. Per fermare questa deriva non basta certo fare qualche manifestazione antifascista o coltivare la memoria storica. Ci vorrà ben altro, come penso tutti sappiamo molto bene, ma senza memoria e senza antifascismo non ci potrà mai essere un progetto e una pratica alternativi alla destra, perché sarebbe un po’ come vendere l’anima al diavolo.

Ma arriviamo alle iniziative in occasione del 45°anniversario della strage di piazza Fontana:

Sabato 13 dicembre ci sarà una manifestazione cittadina. Appuntamento alle h. 15.00 in piazza XXIV Maggio. Il corteo terminerà in piazza Fontana ed è promossa dal cartello Milano Antifascista, Antirazzista e Meticcia, che comprende diverse forze, da Memoria Antifascista ai centri sociali, dall’Unione degli Studenti al Collettivo Bicocca, da alcuni circoli Anpi a Partigiani in Ogni Quartiere. Comunque, per saperne di più e avere le info aggiornate, andate sulla pagina fb Piazza Fontana 2014.

Vi segnalo, inoltre, che venerdì 12 dicembre si terrà la commemorazione ufficiale della strage di piazza Fontana (corteo da piazza della Scala alle h. 17.30), mentre la mattina alle h. 9.00 ci sarà un presidio davanti al tribunale per la seconda udienza del processo per i fatti del Manzoni.

Infine, lunedì 15 dicembre ci saranno le iniziative in ricordo di Giuseppe Pinelli, che comprende anche un’assemblea pubblica alle h. 21 presso il Cs Leoncavallo.

Insomma, se pensate che la memoria sia una cosa importante e che alle destre fasciste e razziste non vada lasciata via libera, allora partecipate e fate partecipare.


In Antifascismo Tags antifascismo, piazza fontana, memoria, strage di stato, pinelli
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Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono
Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono la pulizia etnica e il furto di terre da parte di esercito e coloni. Cercano di far calare il silenzio. Per questo è decisivo continuare a stare in piazza, come oggi a #Milano. #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Rifacciamo? 

#1917
Rifacciamo? #1917
GOOD MORNING AMERICA ✊
GOOD MORNING AMERICA ✊
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸
NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI

Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸 NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni del sabato per la Palestina. Beninteso, non lo accusano di fatti violenti, anche perché in due anni di sabati non è mai successo alcunché di rilevante sotto il profilo dell’ordine pubblico. Ma le estreme destre di governo ce l’hanno con lui perché dice le stesse cose che afferma anche il diritto internazionale, cioè che l’occupato ha il diritto di resistere all’occupante. E così, non potendolo denunciare all’autorità giudiziaria, perché non esiste nulla di cui accusarlo, passano a un provvedimento amministrativo, come il foglio di via, che ormai insieme ad altri strumenti di polizia, come il Daspo, sta infestando il nostro paese. L’intento è sempre lo stesso, zittire e intimidire chi non la pensa come il governo. Non a caso, sul movimento per la Palestina si sta abbattendo una repressione sempre più esplicita, fatta di manganelli, denunce penali e, appunto, provvedimenti di polizia limitanti la libertà personale. Massima solidarietà a Mohammad Hannoun! Se toccano un*, toccano tutt* noi! #FreePalestine
#FreePalestine all over the world ✊ 
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Chi pensava o auspicava che le persone sarebbero tornate a casa si è sbagliato di grosso. #Milano è palestinese anche stasera ✊

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