• Home
  • Chi sono
  • Contatti
  • Archivio 2005-2014
Menu

il blog di Luciano Muhlbauer

  • Home
  • Chi sono
  • Contatti
  • Archivio 2005-2014

Assemblea cittadina per costruire la manifestazione del 12 dicembre - Giovedì 12N h. 21 @PonteDellaGhisolfa

November 10, 2015

Si avvicina il 12 dicembre, anniversario della strage di piazza Fontana, e c’è la proposta di costruire per quel giorno a Milano una manifestazione cittadina che unisca la memoria della strage di stato alle battaglie da fare oggi. La proposta e il relativo appello, preparato da Memoria Antifascista, mi paiono buone e ritengo che, considerato quello che oggi succede nel mondo, in Europa e in Italia, vadano assolutamente nella giusta direzione. Per parlarne e organizzare insieme l’appuntamento è convocata un’assemblea cittadina giovedì 12 novembre, alle ore 21.00, presso il Ponte della Ghisolfa, in viale Monza 255, Milano. Di seguito trovate il testo dell’appello per la costruzione della manifestazione del 12 dicembre.


Assemblea Cittadina per costruire il percorso verso la manifestazione del 12 dicembre
STRATEGIA DELLA TENSIONE, IERI IN PIAZZA FONTANA OGGI IN TURCHIA
Giovedì 12 novembre 2015 – ore 21.00 - Ponte della Ghisolfa

Il 12 dicembre 1969, una bomba scoppiava in Piazza Fontana. Una bomba, che facendo 17 morti e decine di feriti unita alla morte di Giuseppe Pinelli assassinato tre giorni dopo nella Questura di Milano, inaugurava la “Strategia della Tensione”, ovvero la costruzione sistematica di paura volta a criminalizzare i movimenti sociali e le richieste di diritti e libertà che in quegli anni riempivano le strade.

Oggi, 46 anni dopo, vediamo come, in Italia e in altre parti del mondo, la strategia della paura, della criminalizzazione verso chi pretende diritti per un futuro e una vita migliore, non sia cambiata: dalle piazze xenofobe di Salvini &co, ai muri di Orban, alle sparizioni forzate in Messico, alle stragi ad Ankara, Suruç e Dyarbarkir.

Come 46 anni fa, i poteri politici, economici e militari hanno tutto l’interesse a bloccare ogni spinta ed autorganizzazione dal basso che metta ulteriormente in crisi un modello economico globale basato sulle speculazioni, l’espropriazione di terre e diritti, lo sfruttamento di miliardi di persone e territori su tutto il pianeta. Oggi come ieri, ciò che vediamo attuarsi non è altro che uno status quo che cerca di rimanere inalterato: alle destabilizzazione di intere aree del pianeta fatta dalla speculazione economica e dai bombardamenti della guerra di turno, si risponde con nuove guerre e vendite di armamenti; alle lotte dei contadini e delle popolazioni locali per l’autodeterminazione dei territori si risponde con il landgrabbing, l’espropriazione di terre, le coltivazioni terminator, lo sfruttamento; a quante e quanti si spostano dalle loro terre alla ricerca di un futuro più degno, rivendicando un diritto alla mobilità che sia di tutte/i a prescindere dal passaporto, si risponde con muri, eserciti alle frontiere e respingimenti… quando non direttamente con il bombardamento dei barconi.

Oggi la tensione e la paura sono esportate a livello globale per coprire la crisi economica che il neoliberismo stesso ha creato e per cui adesso cerca nuovi capri espiatori: diventano così il nemico da additare i kurdi in Turchia che combattono contro una discriminazione decennale e la repressione del governo Erdogan, i Palestinesi adesso colpevoli addirittura (in una totale riscrittura della storia) di aver istigato la Soluzione Finale di Hitler e l’Olocausto, mentre nelle strade della “democratica” Europa continua la caccia al migrante, all’uomo nero accusato di “rubare la casa e il lavoro”, alimentando così la guerra tra poveri.

Ancora, a 46 anni di distanza, vediamo come anche gli attori non siano poi molto cambiati: nel 1969 i fascisti armati da CIA e servizi segreti con la complicità della Democrazia Cristiana, oggi sempre i fascisti che siano di Casapound o della Lega di Salvini in Italia, del Front National della Le Pen in Francia, di Alba Dorata in Grecia, quando non sono direttamente coinvolti nel governo come in Ungheria, Polonia, Austria…

Ricordare la Strage di Piazza Fontana, oggi come ieri, non è un semplice esercizio di memoria. È una scelta partigiana, di rifiuto della paura e della guerra tra poveri che ci vengono proposte, e di lotta per i diritti, per un futuro degno, libero e sostenibile per tutte e tutti.

Rifiutiamo la retorica del mostro sbattuto in prima pagina: ricordiamo bene Valpreda e Giuseppe Pinelli, il primo rimasto in galera innocente per anni, il secondo assassinato nei locali della Questura di Milano la notte tra il 14 e il 15 dicembre del 1969.

Scegliamo di essere ancora oggi nelle strade e nei quartieri della nostra città, tessendo reti solidali, antirazziste ed antifasciste; scegliamo di essere complici con quante e quanti in ogni angolo del globo resistono alla paura, alle speculazioni, alle dittature, alle guerre, proponendo pratiche di organizzazione dal basso, pratiche che rifiutano ogni confine, sia esso fisico o mentale.

evento facebook www.facebook.com/events/1511580295821770/

In Antifascismo Tags piazza fontana, 12 dicembre, strage di stato, manifestazione, assemblea cittadina, movimenti, antifascismo, antirazzismo
← Siamo in guerra?Turchia. Vince la strategia della tensione, ma la sinistra curda resiste →

Feed Instagram

Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco.  Israele continua a bombardare e bloccare l&
Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco. Israele continua a bombardare e bloccare l’afflusso degli aiuti, mentre gran parte della popolazione di Gaza è costretta in metà del territorio della striscia. In Cisgiordania non va meglio, perché coloni ed esercito proseguono nella pulizia etnica e nella cacciata dei palestinesi dalle loro terre. Questa è la realtà sul campo, mentre qui da noi i complici hanno fatto calare il silenzio e destre e “riformisti” del Pd vogliono persino tappare la bocca ai chi denuncia i crimini di Israele, proponendo la messa fuorilegge della critica al sionismo. Per questo occorre tenere viva la mobilitazione. Tutto il resto sono chiacchiere #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si sbagliano, alla grande! Giù le mani dall’Askatasuna! #Aska #Askatasuna
PER PINO E LICIA PER NON DIMENTICARE PINELLI ASSASSINATO   La memoria è una cosa importante, serve per affrontare il presente e, soprattutto, il futuro. E non bisogna mai dimenticare Piazza Fontana e la morte poco accidentale di Giuseppe Pinelli, ferroviere e anarchico, accusato ingiustamente nel quadro dei depistaggi all’indomani della strage e fatto precipitare nella notte del 15 dicembre 1969 da una finestra del quarto piano della Questura di Milano. Nessuno avrebbe mai pagato per la sua morte o per le tante bugie e, alla fine, la spiegazione giudiziaria sarebbe stata un misterioso “malore attivo”. Morto Pinelli, il depistaggio continuò e il 16 dicembre fu arrestato un altro anarchico milanese, Pietro Valpreda, che rimase in carcere innocente per 3 anni. Solo molti anni più tardi una parte della verità storica sulla strage di Stato riuscì a farsi largo anche sul piano giudiziario, con l’individuazione dei responsabili della strage nei neofascisti di Ordine Nuovo. La famiglia Pinelli avrebbe dovuto aspettare 40 anni perché lo Stato, nella persona del Presidente della Repubblica Napolitano, riconoscesse la “verità storica” su Pinelli e sulla strage di piazza Fontana. Una verità storica che i movimenti avevano denunciato sin dai primi momenti e che anche oggi, in tempi di galoppante revisionismo governativo, potrà continuare a vivere soltanto attraverso la memoria e l’impegno collettivo. #pinelli #giuseppepinelli #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA
STRAGE FASCISTA E DI STATO
 
Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni p
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO   Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni per svolte autoritarie che potessero fermare i grandi movimenti di massa, di operai e studenti, che negli anni 68 e 69 aprirono nuovi spazi e stavano conquistando diritti sociali e civili per tutte e tutti. Nella strage di piazza Fontana morirono direttamente 17 persone, ai quali va aggiunto Pino Pinelli, ingiustamente accusato e fatto volare da una finestra della Questura di Milano. Anche quest’anno il 12 dicembre i movimenti milanesi, ai quali si sono aggiunte le associazioni palestinesi, sono scesi in piazza non solo per ricordare, ma anche per ribadire che senza il protagonismo delle persone e dei movimenti, senza conflitto, i diritti e le libertà sono sempre sotto tiro, allora come oggi. Specie oggi, in tempi in cui vecchi fantasmi, dalle politiche autoritarie e repressive fino alla guerra, si stanno riaffacciando.   #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA 
STRAGE FASCISTA E DI STATO 

12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente
A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la mor
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO 12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la morte di Giuseppe Pinelli e l’ingiusta persecuzione contro gli anarchici. Non si tratta di un esercizio rituale, ma della necessità di leggere il presente attraverso le continuità che lo attraversano. Ci troviamo alle 18.30 in piazza 24 Maggio a #Milano #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa

Categorie

  • Grandi Opere (1)
  • Razzismo (1)
  • Casa (2)
  • Territorio (2)
  • Diritti (3)
  • Guerre e Pace (3)
  • Scuola e Istruzione (3)
  • Sicurezza (3)
  • Solidarietà (9)
  • Lavoro (17)
  • Internazionale (22)
  • Movimenti (29)
  • Antifascismo (36)
  • Politica (38)

Tag 

  • milano
  • Milano
  • antirazzismo
  • antifascismo
  • antifa
  • movimenti
  • Expo 2015
  • curdi
  • repressione
  • Turchia
  • rojava
  • sgomberi
  • erdogan
  • solidarietà
  • regione lombardia
  • pkk
  • migranti
  • jobs act
  • elezioni 5 giugno
  • Elezioni Comune Milano 2016

Powered by IlCapitano