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il blog di Luciano Muhlbauer

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A Milano un fine settimana in piazza. Mobilitazioni per i diritti e contro Jobs Act, omofobia e razzismo

February 26, 2015

Il fine settimana del 28 febbraio e del 1° marzo a Milano sarà pieno di mobilitazioni. Iniziative diverse tra di loro, ma unite da un comune messaggio per i diritti e contro ogni prevaricazione. Sabato ci saranno un corteo contro il Jobs Act e il lavoro gratuito e il “Pirlotondo" riparativo contro l'omotransfobia, mentre domenica saremo in piazza per i diritti dei migranti. E poi, sabato c'è anche la festa per il secondo compleanno di Ri-Maflow. Insomma, un weekend da riempire con la nostra partecipazione e senz’altro idealmente collegato alla mobilitazione romana #MaiConSalvini.

Ma andiamo con ordine.

Sabato 28 alle ore 14.00 in L.go Cairoli ci sarà il concentramento del corteo “contro di ladri di diritti”, promosso dal Forum Diritti Lavoro e al cui centro si trova l'opposizione al Jobs Act e al lavoro gratis per Expo. La mobilitazione è sostenuta anche dal sindacato di base Usb. Il corteo terminerà in Piazza della Scala.

Sul tema lavoro e diritti ci sarà peraltro già sabato mattina, con partenza alle ore 10.00, il corteo mororizzato della Cub da p.le Loreto fino a Piazza della Scala.

Sempre sabato, dalle ore 15.00 alle 16.30, si terrà in Piazza della Scala il Pirlotondo contro l’omotransfobia. L’iniziativa è promossa dai sentinelli di Milano. Vi ricordate il convegno omofobo promosso dalla Regione Lombardia a gennaio? Ebbene, allora ci fu una bella risposta di piazza, sempre su iniziativa dei sentinelli. Ma poiché l’omofobia continua –nel frattempo ci si sono messi anche i nazi di Forza Nuova- continua anche la mobilitazione per i diritti.

Sabato sera si può poi fare un salto alla Ri-Maflow di Trezzano s/N. Si inizia alle 19.00. È una festa e non una manifestazione, ma si tratta di una fabbrica recuperata nata dalla lotta e, quindi, mi pare giusto segnalarlo. Qui il programma della serata.

Domenica 1° marzo, a cinque anni da quello sciopero dei migranti che aveva sorpreso mezzo mondo, ci sarà la mobilitazione per i diritti delle e dei migranti. Appuntamento alle ore 15.00 in piazza Duomo. Visti i tempi che corrono e che troppi politicanti e profittatori, compresa la Regione Lombardia di Maroni e la sua illegittima e stupida legge antimoschee, tentano di alimentare e cavalcare di nuovo il razzismo e la xenofobia, mi pare proprio il caso che diamo un segnale diverso e opposto.

Insomma, ci vediamo questo fine settimana!

In Movimenti Tags 1° marzo, NoExpo, jobs act, diritti, Usb, migranti, Cub, omofobia, sentinelli, Expo 2015, RiMaflow, #MaiConSalvini
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Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco.  Israele continua a bombardare e bloccare l&
Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco. Israele continua a bombardare e bloccare l’afflusso degli aiuti, mentre gran parte della popolazione di Gaza è costretta in metà del territorio della striscia. In Cisgiordania non va meglio, perché coloni ed esercito proseguono nella pulizia etnica e nella cacciata dei palestinesi dalle loro terre. Questa è la realtà sul campo, mentre qui da noi i complici hanno fatto calare il silenzio e destre e “riformisti” del Pd vogliono persino tappare la bocca ai chi denuncia i crimini di Israele, proponendo la messa fuorilegge della critica al sionismo. Per questo occorre tenere viva la mobilitazione. Tutto il resto sono chiacchiere #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si sbagliano, alla grande! Giù le mani dall’Askatasuna! #Aska #Askatasuna
PER PINO E LICIA PER NON DIMENTICARE PINELLI ASSASSINATO   La memoria è una cosa importante, serve per affrontare il presente e, soprattutto, il futuro. E non bisogna mai dimenticare Piazza Fontana e la morte poco accidentale di Giuseppe Pinelli, ferroviere e anarchico, accusato ingiustamente nel quadro dei depistaggi all’indomani della strage e fatto precipitare nella notte del 15 dicembre 1969 da una finestra del quarto piano della Questura di Milano. Nessuno avrebbe mai pagato per la sua morte o per le tante bugie e, alla fine, la spiegazione giudiziaria sarebbe stata un misterioso “malore attivo”. Morto Pinelli, il depistaggio continuò e il 16 dicembre fu arrestato un altro anarchico milanese, Pietro Valpreda, che rimase in carcere innocente per 3 anni. Solo molti anni più tardi una parte della verità storica sulla strage di Stato riuscì a farsi largo anche sul piano giudiziario, con l’individuazione dei responsabili della strage nei neofascisti di Ordine Nuovo. La famiglia Pinelli avrebbe dovuto aspettare 40 anni perché lo Stato, nella persona del Presidente della Repubblica Napolitano, riconoscesse la “verità storica” su Pinelli e sulla strage di piazza Fontana. Una verità storica che i movimenti avevano denunciato sin dai primi momenti e che anche oggi, in tempi di galoppante revisionismo governativo, potrà continuare a vivere soltanto attraverso la memoria e l’impegno collettivo. #pinelli #giuseppepinelli #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA
STRAGE FASCISTA E DI STATO
 
Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni p
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO   Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni per svolte autoritarie che potessero fermare i grandi movimenti di massa, di operai e studenti, che negli anni 68 e 69 aprirono nuovi spazi e stavano conquistando diritti sociali e civili per tutte e tutti. Nella strage di piazza Fontana morirono direttamente 17 persone, ai quali va aggiunto Pino Pinelli, ingiustamente accusato e fatto volare da una finestra della Questura di Milano. Anche quest’anno il 12 dicembre i movimenti milanesi, ai quali si sono aggiunte le associazioni palestinesi, sono scesi in piazza non solo per ricordare, ma anche per ribadire che senza il protagonismo delle persone e dei movimenti, senza conflitto, i diritti e le libertà sono sempre sotto tiro, allora come oggi. Specie oggi, in tempi in cui vecchi fantasmi, dalle politiche autoritarie e repressive fino alla guerra, si stanno riaffacciando.   #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA 
STRAGE FASCISTA E DI STATO 

12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente
A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la mor
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO 12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la morte di Giuseppe Pinelli e l’ingiusta persecuzione contro gli anarchici. Non si tratta di un esercizio rituale, ma della necessità di leggere il presente attraverso le continuità che lo attraversano. Ci troviamo alle 18.30 in piazza 24 Maggio a #Milano #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa

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