A partire dal 1 novembre l’ex caserma Montello, in zona piazza Firenze, sarà utilizzata per ospitare per 14 mesi fino a 300 profughi e migranti. Tutti sanno che si tratta di uomini e donne fuggiti da guerre, dittature o miseria e tutti sanno che le attuali strutture di accoglienza a Milano sono piene. E quindi, tralasciando qui ogni discussione sul modello di accoglienza, sembra semplicemente normale, civile e umano utilizzare delle strutture vuote e abbandonate per dare un rifugio a chi altrimenti sarebbe costretto a bivaccare per strada. Invece no, perché ci sono anche loro, i professionisti dell’odio, quelli che se ne fregano e che chiamano “eroi” quanti virilmente si scagliano contro ragazze e bambini. Sono i Salvini, i leghisti, i neo e post fascisti, disposti a qualsiasi infamia pur di trarne qualche profitto politico o personale.
Si sono manifestati anche ieri sera davanti alla Montello. C’era poca gente del quartiere, ma centinaia di militanti di Lega, Fratelli d’Italia, Casa Pound e Lealtà e Azione. Una roba da film dell’orrore, dove il più moderato era De Corato, mentre Salvini invitava i poliziotti alla disobbedienza e la gente del quartiere a imitare quelli di Goro. Che differenza con la fiaccolata di due settimane fa, quando un migliaio di persone, moltissime del quartiere, hanno camminato fino all’ex caserma, ignorando la pioggia e il primo freddo autunnale, per dire che “qui nessuno è straniero”. Una testimonianza del buon lavoro che stanno facendo i cittadini di Zona 8 Solidale, una rete che “intende lavorare sul territorio e costruire una buona accoglienza nei confronti delle persone che verranno ospitate nella Caserma Montello”.
Insomma, Milano non è Goro, ma questo lo sapevamo già. Finora la maggioranza dei milanesi e delle milanesi non ha dato spazio ai vari tentativi delle destre di scatenare la guerra contro migranti o poveri, né nei municipi 2 e 7, dove gli “eroi” leghisti se la prendono con chi distribuisce cibo a chi non ce la fa, rispettivamente Pane Quotidiano e Opera San Francesco, né dove vengono accolti i profughi. Finora, appunto, ma nulla garantisce che sarà così anche domani.
Sottovalutare le campagne d’odio e la determinazione dei soggetti che le alimentano sarebbe un grave errore. Viviamo in un tempo difficile, dove mille paure ci assediano. Il lavoro, la casa, i soldi, il terrorismo, il mondo che va a rotoli, il futuro, tutto costituisce fonte di preoccupazione e insicurezza e, in assenza di altre risposte, chi indica un colpevole, un nemico facile da identificare e da colpire ha indubbiamente molte possibilità di successo. Basta guardarsi attorno in questa Europa, in fondo.
Ma torniamo alla Montello. Anche qui, attenzione. Ieri c’erano solo militanti e brutte facce, vero. Ma è altrettanto vero che solo pochi mesi fa, travestendosi da comitato apolitico, hanno raccolto in poco tempo migliaia di firme contro l’arrivo dei rifugiati. E nelle ultime elezioni amministrative un esponente del gruppo neonazista Lealtà e Azione, candidato dalla Lega, è stato agevolmente eletto consigliere proprio nel Municipio 8. Insomma, serve che non si abbassi la guardia e che si continui a lavorare, sul territorio anzitutto, ma anche sostenendo dagli altri quartieri il lavoro dei cittadini e attivisti di Zona 8 Solidale.
Il 1 novembre ci sarà una presenza solidale alla Montello, in via Caracciolo 29, dalle 10.00 alle 16.00. Ci saranno musica, spettacoli e anche un pranzo. Per saperne di più sulla giornata, andate sull’evento facebook Note e sapori dal mondo! Giornata di solidarietà in quartiere.
Insomma, martedì 1 novembre andiamo in via Caracciolo, per non lasciare soli di cittadini solidali, per accogliere i rifugiati e i migranti e per dimostrare con la nostra presenza che spazio per razzisti e fascisti non ce n’è!