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il blog di Luciano Muhlbauer

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Da Macerata a Milano: non è tempo di abbassare i toni, ma di prendere parola e agire

February 8, 2018

“Abbassare i toni” è diventata la parola d’ordine dopo l’attentato di Macerata e il riferimento non è tanto a quelli che esaltano o giustificano il gesto criminale del neofascista Traini, ma anzitutto a quanti e quante pensano che bisogna reagire alla sempre più diffusa legittimazione della violenza razzista e fascista o, molto più semplicemente, manifestare pubblicamente la propria solidarietà alle vittime dell’attentato. Un invito a lasciar perdere talmente pressante da oscurare persino le parole della madre di Pamela, che nel chiedere giustizia per la figlia ha preso anche nettamente le distanze dal gesto e dalle motivazioni dell’attentatore. E, soprattutto, un “invito” che ha portato all’incredibile situazione per cui oggi a rischiare il bavaglio sono gli antirazzisti e gli antifascisti e non quelli che inneggiano alla difesa manu militari della razza bianca.

Quanto sta succedendo a Macerata in questi giorni e in queste ore è più che paradigmatico dello stato delle cose nel nostro paese. La manifestazione di ripudio della violenza fascista e razzista indetta all’indomani dell’attentato (qui l’evento fb) rischia infatti il divieto. Prima, con una decisione profondamente sbagliata, che peraltro ha seminato non poco sconcerto anche tra le proprie fila, i vertici nazionali di Cgil, Anpi, Arci e Libera hanno accolto l’invito del Sindaco PD di Macerata, che mette sullo stesso piano i presidi dei neofascisti che inneggiano all’attentatore e la manifestazione di solidarietà con le vittime, e hanno annullato la loro partecipazione alla manifestazione di Macerata. Poche ore dopo è arrivata la logica e inevitabile conseguenza di questo gesto, cioè prima il Prefetto e poi il Ministro degli Interni, il dem Minniti, hanno annunciato che avrebbero vietato la manifestazione nel caso fosse stata confermata.

Capiremo nelle prossime ore cosa decideranno di fare i promotori del corteo di Macerata e cosa farà il Ministero. In ogni caso, questa vicenda fatta di subalternità, opportunismo, autoreferenzialità e pavidità, spiega ancora una volta perché oggi in Italia le destre abbiano davanti a sé un’autentica autostrada.

Ma noi stiamo a Milano e anche qui ci sarà sabato prossimo una manifestazione antifascista e antirazzista di solidarietà con le vittime dell’attentato di Macerata. Una manifestazione nata come gemella di quella di Macerata e dall’iniziativa quasi spontanea da un gruppo di persone. In pochi giorni, attraverso il solo canale dell’evento fb (Marcia antifascista e antirazzista. Sabato 10 Febbraio), l’iniziativa è cresciuta rapidamente e le adesioni, individuali e collettive, aumentano di ora in ora. E questo è un bel segnale, perché significa che nella società ci sono ancora anticorpi e voglia di reagire di fronte alla montante marea di letame.

La manifestazione di sabato partirà alle h. 15.30 da p.zza Oberdan e si dirigerà in periferia, terminando in via Zuretti, dove dieci anni fa era stato assassinato Abba. Il percorso toccherà diversi punti significativi, tra cui la Stazione Centrale, il Memoriale della Shoah, via Ferrante Aporti, dove un richiedente asilo si era tolto la vita l’anno scorso. Per tenervi aggiornati consultate l’evento facebook.

Va sottolineato e ribadito, a scanso di equivoci, che la manifestazione è regolarmente autorizzata.

Appunto, è tempo di schierarsi e agire, non di stare a casa o coltivare il silenzio. È un grave errore “abbassare i toni”, mentre acquistano dignità politica e pubblica tesi come quelle della “sostituzione etnica”, promossa e “organizzata” da una congiura di sinistri, buonisti e poteri forti. Bisogna avere davvero le fette di salame sugli occhi per non vedere l’analogia con tesi di altri tempi, come quella del complotto “demo-pluto-giudaico-massonico” e dei “Protocolli dei Savi di Sion”.

Per questo il nostro pressante invito è quello di non abbassare i toni e di aderire, partecipare e promuovere la manifestazione di sabato 10 febbraio a Milano, con l’auspicio che possano manifestare anche a Macerata. 

In Antifascismo Tags Macerata, Milano, 10 febbraio, manifestazione, marcia, attentato, antifascismo, antirazzismo
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15 MAGGIO 1948 – 2025 LA NAKBA INFINITA
PRESIDO AL CONSOLATO USA DI MILANO

Nel 77° anniversario della #Nakba (“catastrofe”), quando il nascente Stato di Israele espulse con la violenza dalla propria terra e dalle proprie case l
15 MAGGIO 1948 – 2025 LA NAKBA INFINITA PRESIDO AL CONSOLATO USA DI MILANO Nel 77° anniversario della #Nakba (“catastrofe”), quando il nascente Stato di Israele espulse con la violenza dalla propria terra e dalle proprie case la maggioranza della popolazione palestinese, oltre 700mila persone, trasformandole in generazioni di profughi, siamo sotto il Consolato Usa di #Milano per chiedere la fine del genocidio di Gaza e dell’occupazione della Palestina. Già, perché la Nakba in realtà non è mai finita, ma è proseguita nei decenni, con l’occupazione militare, l’espansione delle colonie, il furto di terra, la pulizia etnica e, ora, con il genocidio aperto e proclamato, anche grazie all’inerzia o alla complicità della cosiddetta “comunità internazionale”. #Nakba #77anniNakba #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #resistenza #FreePalestine
Hasta siempre compa ✊ 
#PepeMujica
Hasta siempre compa ✊ #PepeMujica
La comunità curda di #Milano ha una casa 🔥Inaugurata sede della @associazionekurdistan_milano 
#bijikurdistan
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Ancora e sempre con il popolo palestinese e la sua resistenza all’occupazione e al genocidio. Ancora e sempre contro ogni complicità con i crimini di Netanyahu e del sionismo

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Ancora e sempre con il popolo palestinese e la sua resistenza all’occupazione e al genocidio. Ancora e sempre contro ogni complicità con i crimini di Netanyahu e del sionismo #Milano #77anniNakba #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #resistenza #FreePalestine
Mancava a #Milano, ma ora c’è ✊ Domenica 11 maggio, in viale Monza 255, apre finalmente la casa milanese della comunità curda ❤️🌞💚 
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