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il blog di Luciano Muhlbauer

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I Trump, le Harris e noi

November 6, 2024

Intervento di Luciano Muhlbauer, scritto per Milano in Movimento del 6 novembre 2024

Ha vinto Trump, ha perso Harris.

Un’ulteriore e pesante conferma di quella tendenza globale che sposta il baricentro politico dell’Occidente e non solo verso opzioni autoritarie, reazionarie, suprematiste ed escludenti.

È la conseguenza della crisi (finale?) delle democrazie liberali, sempre più svuotate di senso e consenso e con un discorso ufficiale, fatto di tante belle parole su democrazia e diritti, che cozza in maniera ormai ostentata contro una realtà che lo nega. Lo fa nell’esplosione delle disuguaglianze sociali, lo fa nelle guerre, lo fa nel genocidio in Palestina.

Nessuno dei due campi, né quello delle destre sovraniste, né quello delle forze liberal di centro-destra-sinistra, mette in discussione le basi, cioè il capitalismo liberista e il comando del capitale, e nessuno dei due in questi anni ha rinunciato allo smantellamento del welfare, alla compressione dei diritti sociali e al rafforzamento dei poteri dei corpi di polizia.

Ma i primi sono senz’altro più attrezzati a gestire l’esistente, perché offrono un nemico, i migranti, contro cui indirizzare paure, frustrazioni e rabbia e un fortino, la nazione, dove asserragliarsi e cercare sicurezza e sicurezze.

I secondi, invece, cosa offrono, se non ipocrisia, richiami alla responsabilità e alla rassegnazione e, questo sì, qualche attenzione in più ai diritti civili (a casa nostra)?

Beninteso, Trump e Harris non sono uguali, così come non sono uguali nazionalisti e liberal.

I primi sono molto peggio, non c’è dubbio alcuno, ma alla fine i secondi portano ai primi, negli States, così come nel nostro vecchio continente. Le destre globali e nazionali sono il frutto avvelenato del liberismo, della prolungata erosione dei rapporti di forza e della dispersione in mille rivoli e individualità delle persone.

Da qui occorre ripartire, da quello che non c’è più, da quello che drammaticamente manca, cioè un’opzione credibile e rilevante che metta in discussione le basi e indichi un orizzonte diverso, alternativo, radicalmente alternativo.

Non lo scimmiottamento di un passato che non c’è più, ma una nuova partenza, a partire dalla realtà sociale così com’è. Questo è il nostro compito, nostro e di tanti altri e tante altre, difficile e ambizioso, ma proprio per questo realista.

Non ho strade da indicare o soluzioni pronte all’uso da consigliare.

Queste andranno costruite insieme, cooperando e osando, ma una cosa è certa, il tempo delle comfort zone è finito e dobbiamo rompere l’apatia.

In Internazionale, Politica Tags Trump, Harris, election day, usa, suprematismo
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Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono
Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono la pulizia etnica e il furto di terre da parte di esercito e coloni. Cercano di far calare il silenzio. Per questo è decisivo continuare a stare in piazza, come oggi a #Milano. #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Rifacciamo? 

#1917
Rifacciamo? #1917
GOOD MORNING AMERICA ✊
GOOD MORNING AMERICA ✊
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸
NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI

Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸 NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni del sabato per la Palestina. Beninteso, non lo accusano di fatti violenti, anche perché in due anni di sabati non è mai successo alcunché di rilevante sotto il profilo dell’ordine pubblico. Ma le estreme destre di governo ce l’hanno con lui perché dice le stesse cose che afferma anche il diritto internazionale, cioè che l’occupato ha il diritto di resistere all’occupante. E così, non potendolo denunciare all’autorità giudiziaria, perché non esiste nulla di cui accusarlo, passano a un provvedimento amministrativo, come il foglio di via, che ormai insieme ad altri strumenti di polizia, come il Daspo, sta infestando il nostro paese. L’intento è sempre lo stesso, zittire e intimidire chi non la pensa come il governo. Non a caso, sul movimento per la Palestina si sta abbattendo una repressione sempre più esplicita, fatta di manganelli, denunce penali e, appunto, provvedimenti di polizia limitanti la libertà personale. Massima solidarietà a Mohammad Hannoun! Se toccano un*, toccano tutt* noi! #FreePalestine
#FreePalestine all over the world ✊ 
#Indonesia
#FreePalestine all over the world ✊ #Indonesia
Chi pensava o auspicava che le persone sarebbero tornate a casa si è sbagliato di grosso. #Milano è palestinese anche stasera ✊

#BlocchiamoTutto
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Chi pensava o auspicava che le persone sarebbero tornate a casa si è sbagliato di grosso. #Milano è palestinese anche stasera ✊ #BlocchiamoTutto #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza

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