• Home
  • Chi sono
  • Contatti
  • Archivio 2005-2014
Menu

il blog di Luciano Muhlbauer

  • Home
  • Chi sono
  • Contatti
  • Archivio 2005-2014

I nazi all’Arco della Pace e la fine dell’antifascismo istituzionale

January 12, 2017

Il nulla osta della Prefettura e della Questura di Milano al raduno dei nazifascisti di Forza Nuova all’Arco della Pace non è tanto e soltanto uno schiaffo a una generica Milano antifascista e antirazzista, ma lo è in particolare e soprattutto a quanti, come l’Anpi, hanno continuato in questi anni a puntare e confidare su quello che possiamo chiamare antifascismo istituzionale, cioè sulla non neutralità delle istituzioni pubbliche rispetto alla questione del fascismo e dell’antifascismo.

Già, perché concedere al raduno nazi il centrale e significativo Arco della Pace vuol dire non prendere in minima considerazione nemmeno quelle voci, compresa quella del Sindaco, che si sarebbero accontentate di un semplice spostamento in estrema periferia del raduno. Ebbene, a questo proposito le parole del questore De Iesu non potrebbero essere più illuminanti, poiché affermano che “chiunque, e non mi risulta che Forza Nuova sia un movimento fuori legge, può promuovere una riunione” e che “il diritto costituzionale a manifestare, al di là delle ideologie, sarà garantito”. E quindi i fascisti stanno all’Arco della Pace e gli antifascisti in piazza Fontana, ambedue fermi e senza muoversi e in piazze “adeguatamente lontane” tra di loro, e comunque “eventuali manifestazioni estemporanee e non autorizzate saranno contenute da un robusto servizio d’ordine pubblico” (citazioni da La Repubblica Milano, ed. cartacea del 12.01.2017). Chiaro? Fascisti e antifascisti pari sono e le istituzioni sono equidistanti.

Molti antifascisti e antifasciste, in particolare le parti più militanti e di movimento, pensano da tempo che affidarsi all’antifascismo istituzionale sia nel migliore dei casi un’illusione. Chi perché l’ha sempre pensata così e chi invece sottolinea il cambiamento di epoca, con la chiusura non solo politica, ma anche culturale del ciclo lungo apertosi in Italia e in Europa con la liberazione dal nazifascismo. Anche su questo blog abbiamo a più riprese argomentato che il vento è cambiato e che, quindi, anche l’antifascismo doveva cambiare e rinnovarsi. Ma il punto non è questo, perché altri, probabilmente la maggioranza degli antifascisti nel milanese, continuano a pensare, per un motivo o l’altro, che le istituzioni siano tuttora, sebbene in mezzo a mille contraddizioni, ancorate alla pregiudiziale antifascista che sta alla base e nel cuore della nostra Costituzione. Ebbene, non è più così, da un po’ di tempo, e la vicenda dell’Arco della Pace in fondo ce lo sta sbattendo in faccia nella maniera più secca possibile.

Non ho proposte particolari da fare per sabato, se limitarci al presidio in piazza Fontana oppure se immaginarci delle alternative, anche perché penso che il problema non sia sabato, ma quello di ricostruire un antifascismo radicato nel nostro tempo e nel nostro territorio, capace di produrre consenso sociale e pratiche politicamente rilevanti e consapevole dello stato delle cose, cioè che di scontato non c’è più nulla da nessuna parte. E chissà, forse lo schiaffo dell’Arco della Pace potrebbe aiutare il dibattito e il confronto, portandolo fuori dagli steccati precostituiti, anche perché il problema è di tutti noi, cioè di tutti quelli e tutte quelle che pensano che l’antifascismo e l’antirazzismo siano imprescindibili per ogni prospettiva politica, sociale o culturale degna di considerazione. 

In Antifascismo Tags antifascismo, antifa, Milano, forza nuova, arco della pace
← Erdogan incarcera i parlamentari curdi e facebook oscura la pagina “HDP Italia”Per un’accoglienza senza ghetti. Sabato si torna alla ex Caserma Montello. 17D h. 14.30 corteo da piazza Gramsci →

Feed Instagram

Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono
Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono la pulizia etnica e il furto di terre da parte di esercito e coloni. Cercano di far calare il silenzio. Per questo è decisivo continuare a stare in piazza, come oggi a #Milano. #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Rifacciamo? 

#1917
Rifacciamo? #1917
GOOD MORNING AMERICA ✊
GOOD MORNING AMERICA ✊
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸
NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI

Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸 NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni del sabato per la Palestina. Beninteso, non lo accusano di fatti violenti, anche perché in due anni di sabati non è mai successo alcunché di rilevante sotto il profilo dell’ordine pubblico. Ma le estreme destre di governo ce l’hanno con lui perché dice le stesse cose che afferma anche il diritto internazionale, cioè che l’occupato ha il diritto di resistere all’occupante. E così, non potendolo denunciare all’autorità giudiziaria, perché non esiste nulla di cui accusarlo, passano a un provvedimento amministrativo, come il foglio di via, che ormai insieme ad altri strumenti di polizia, come il Daspo, sta infestando il nostro paese. L’intento è sempre lo stesso, zittire e intimidire chi non la pensa come il governo. Non a caso, sul movimento per la Palestina si sta abbattendo una repressione sempre più esplicita, fatta di manganelli, denunce penali e, appunto, provvedimenti di polizia limitanti la libertà personale. Massima solidarietà a Mohammad Hannoun! Se toccano un*, toccano tutt* noi! #FreePalestine
#FreePalestine all over the world ✊ 
#Indonesia
#FreePalestine all over the world ✊ #Indonesia
Chi pensava o auspicava che le persone sarebbero tornate a casa si è sbagliato di grosso. #Milano è palestinese anche stasera ✊

#BlocchiamoTutto
#Gaza
#StopGenocide 
#EndOccupation 
#FreePalestine 
#Resistenza
Chi pensava o auspicava che le persone sarebbero tornate a casa si è sbagliato di grosso. #Milano è palestinese anche stasera ✊ #BlocchiamoTutto #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza

Categorie

  • Grandi Opere (1)
  • Razzismo (1)
  • Casa (2)
  • Territorio (2)
  • Diritti (3)
  • Guerre e Pace (3)
  • Scuola e Istruzione (3)
  • Sicurezza (3)
  • Solidarietà (9)
  • Lavoro (17)
  • Internazionale (22)
  • Movimenti (27)
  • Antifascismo (36)
  • Politica (38)

Tag 

  • milano
  • Milano
  • antirazzismo
  • antifascismo
  • antifa
  • movimenti
  • Expo 2015
  • curdi
  • Turchia
  • repressione
  • rojava
  • sgomberi
  • erdogan
  • solidarietà
  • regione lombardia
  • pkk
  • migranti
  • jobs act
  • elezioni 5 giugno
  • Elezioni Comune Milano 2016

Powered by IlCapitano