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il blog di Luciano Muhlbauer

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Erdogan incarcera i parlamentari curdi e facebook oscura la pagina “HDP Italia”

January 26, 2017

I curdi e i solidali con i curdi o quelli semplicemente un po’ troppo critici con Erdogan non hanno mai avuto la vita facile su facebook. Sospensioni e chiusure di pagine e profili sono all’ordine del giorno da anni nel social network un po’ troppo sensibile alle sollecitazioni di governi e potenti. Ma ora stiamo andando decisamente oltre, perché è stata oscurata una pagina italiana di sostegno all’Hdp, il partito filo curdo, i cui parlamentari e sindaci sono oggetto in questi mesi di una campagna repressiva che ricorda i tempi della dittatura militare in Turchia. Di seguito trovate il comunicato degli amministratori della pagina HDP Italia che denunciano l’accaduto. Diffondete e condividete per favore, soprattutto su fb. E, visto che ci siamo, segnativi anche la data dell’11 febbraio, quando a Milano si terrà il corteo nazionale organizzato dalla comunità curda in Italia (ne parleremo in un prossimo post).

il messaggio che da ieri appare su fb quando si prova a raggiungere la pagina HDP Italia

il messaggio che da ieri appare su fb quando si prova a raggiungere la pagina HDP Italia

Erdogan incarcera i parlamentari curdi e facebook oscura la pagina "HDP Italia"

La sera del 25 gennaio la pagina facebook “HDP Italia” è stata oscurata. La stessa sorte è toccata anche a tutti i profili personali degli amministratori della pagina.

Come al solito facebook non fornisce spiegazioni, ma conscendo il modus operandi del social network è evidente che sono state accolte delle richieste provenienti dalla Turchia. E così, mentre in Turchia il regime di Erdogan tiene in carcere oltre 10 parlamentari del partito Hdp, tra cui i suoi due co-presidenti, Selahattin Demirtas e Figen Yuksekdag, facebook decide di censurare la pagina di sostegno all’Hdp in Italia.

Non è ovviamente la prima volta che facebook se la prende con pagine e profili filo curdi o critici nei confronti di Erdogan. I profili dei cittadini turchi di origine curda residenti in Italia o altri paesi europei vengono regolarmente oscurati, così come quelli di molti italiani solidali. È sufficiente pubblicare immagini di guerriglieri curdi, compresi quelli siriani impegnati nella lotta contro l’Isis, o che contengano simboli in qualche modo riconducibili al Pkk per cadere vittima delle segnalazioni provenienti dalla Turchia. Era successo anche al noto fumettista Zerocalcare, che si era visto censurare da facebook una sua vignetta, la cui colpa era quella di denunciare il massacro di civili nella città di Cizre, provocato dall’esercito turco.

Tuttavia, questa volta c’è qualcosa di più, c’è un salto di qualità, perché è stata oscurata una pagina di sostegno a un partito legale, che alle ultime elezioni ha raccolto più del 10% dei voti, che dispone di oltre 50 deputati nel parlamento turco e che esprime il governo locale in molte città delle zone curde della Turchia. E questo, appunto, accade proprio nel momento in cui Erdogan è impegnato in una repressione senza precedenti contro ogni forma di opposizione, che continua a portare in carcere giornalisti indipendenti e deputati, sindaci e attivisti dell’Hdp.

È grave che facebook, che è un’azienda privata, ma anche uno spazio pubblico, si renda permeabile alle richieste di censura da parte di governi autoritari. Ed è ancora più grave e inaccettabile che questa permeabilità venga persino esportata nel resto del mondo, in questo caso l’Italia.

Non sappiamo di chi sia la responsabilità della decisione di oscurare HDP Italia, se di un algoritmo o di un funzionario, ma forse il troppo silenzio fatto calare anche in Italia sugli arresti dei deputati d’opposizione in Turchia ha contribuito ad eliminare gli anticorpi. E anche per questo è il caso che si riaccendano con urgenza i riflettori sulla deriva totalitaria in atto nella Turchia di Erdogan. 

Amministratori pagina HDP Italia

In Politica Tags hdp, hdp italia, facebook, censura, curdi
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Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco.  Israele continua a bombardare e bloccare l&
Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco. Israele continua a bombardare e bloccare l’afflusso degli aiuti, mentre gran parte della popolazione di Gaza è costretta in metà del territorio della striscia. In Cisgiordania non va meglio, perché coloni ed esercito proseguono nella pulizia etnica e nella cacciata dei palestinesi dalle loro terre. Questa è la realtà sul campo, mentre qui da noi i complici hanno fatto calare il silenzio e destre e “riformisti” del Pd vogliono persino tappare la bocca ai chi denuncia i crimini di Israele, proponendo la messa fuorilegge della critica al sionismo. Per questo occorre tenere viva la mobilitazione. Tutto il resto sono chiacchiere #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si sbagliano, alla grande! Giù le mani dall’Askatasuna! #Aska #Askatasuna
PER PINO E LICIA PER NON DIMENTICARE PINELLI ASSASSINATO   La memoria è una cosa importante, serve per affrontare il presente e, soprattutto, il futuro. E non bisogna mai dimenticare Piazza Fontana e la morte poco accidentale di Giuseppe Pinelli, ferroviere e anarchico, accusato ingiustamente nel quadro dei depistaggi all’indomani della strage e fatto precipitare nella notte del 15 dicembre 1969 da una finestra del quarto piano della Questura di Milano. Nessuno avrebbe mai pagato per la sua morte o per le tante bugie e, alla fine, la spiegazione giudiziaria sarebbe stata un misterioso “malore attivo”. Morto Pinelli, il depistaggio continuò e il 16 dicembre fu arrestato un altro anarchico milanese, Pietro Valpreda, che rimase in carcere innocente per 3 anni. Solo molti anni più tardi una parte della verità storica sulla strage di Stato riuscì a farsi largo anche sul piano giudiziario, con l’individuazione dei responsabili della strage nei neofascisti di Ordine Nuovo. La famiglia Pinelli avrebbe dovuto aspettare 40 anni perché lo Stato, nella persona del Presidente della Repubblica Napolitano, riconoscesse la “verità storica” su Pinelli e sulla strage di piazza Fontana. Una verità storica che i movimenti avevano denunciato sin dai primi momenti e che anche oggi, in tempi di galoppante revisionismo governativo, potrà continuare a vivere soltanto attraverso la memoria e l’impegno collettivo. #pinelli #giuseppepinelli #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA
STRAGE FASCISTA E DI STATO
 
Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni p
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO   Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni per svolte autoritarie che potessero fermare i grandi movimenti di massa, di operai e studenti, che negli anni 68 e 69 aprirono nuovi spazi e stavano conquistando diritti sociali e civili per tutte e tutti. Nella strage di piazza Fontana morirono direttamente 17 persone, ai quali va aggiunto Pino Pinelli, ingiustamente accusato e fatto volare da una finestra della Questura di Milano. Anche quest’anno il 12 dicembre i movimenti milanesi, ai quali si sono aggiunte le associazioni palestinesi, sono scesi in piazza non solo per ricordare, ma anche per ribadire che senza il protagonismo delle persone e dei movimenti, senza conflitto, i diritti e le libertà sono sempre sotto tiro, allora come oggi. Specie oggi, in tempi in cui vecchi fantasmi, dalle politiche autoritarie e repressive fino alla guerra, si stanno riaffacciando.   #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA 
STRAGE FASCISTA E DI STATO 

12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente
A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la mor
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO 12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la morte di Giuseppe Pinelli e l’ingiusta persecuzione contro gli anarchici. Non si tratta di un esercizio rituale, ma della necessità di leggere il presente attraverso le continuità che lo attraversano. Ci troviamo alle 18.30 in piazza 24 Maggio a #Milano #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa

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