Sabato 17 dicembre, vigilia della giornata internazionale del migrante, si torna a manifestare davanti alla ex caserma Montello, per ribadire il ripudio di ogni razzismo e, soprattutto, per chiedere e promuovere una “buona accoglienza”, senza segregazione dei profughi e migranti in centri chiusi. Cioè, per dirla con le parole dei promotori della mobilitazione, la Zona 8 Solidale, “bisogna aprire le porte dei centri e fare in modo che i loro abitanti possano partecipare alla vita della società che hanno intorno, e che le cittadine e i cittadini dei quartieri che li ospitano possano entrare; bisogna far sì che questi centri diventino luoghi d’incontro dove si svolgono attività che coinvolgono tutti” (cit. Piccolo manifesto della “buona accoglienza”).
Il corteo di sabato parte alle 14.30 da piazza Gramsci (M5 Gerusalemme) ed è in continuità ideale con la mobilitazione del 1 novembre scorso, quando migliaia di cittadini e cittadine avevano aderito all’invito della rete Zona 8 Solidale ad accogliere con la solidarietà i profughi e migranti e a rimandare al mittente le provocazioni fascioleghiste. Quella mobilitazione era riuscita talmente bene da conquistarsi persino uno spazio sui media internazionali e ha rappresentato bene quello scatto d’orgoglio di gran parte di Milano, che non ci stava ad essere associata a infamie come quelle andate in scena a Goro a fine ottobre. Ma attenzione, nulla è acquisito per sempre e così come il 1 novembre è stato il risultato di molti mesi di lavoro sul territorio, anche il futuro dipende dalle pratiche, dai progetti e dalle energie che si mettono in campo ora.
I residenti e le realtà che animano Zona 8 Solidale non si sono mai fermati, ovviamente, ma sabato prossimo c’è di nuovo bisogno che ci manifestiamo anche dagli altri quartieri della città. Perché non basta dire no agli imprenditori dell’odio, ma bisogna anche costruire un altro modello di accoglienza, che faccia comunicare e interagire le persone, che apra la ex caserma al quartiere e che non costruisca ghetti e segregazione. E poi, quello che succede alla Montello è importante non solo per chi abita nel Municipio 8, ma per tutta Milano.
Le adesioni al corteo di sabato stanno crescendo e ci sarà anche la presenza di profughi e solidali di altre zone, come quelli di Bresso e di People Before Borders. Per conoscere le info organizzative, comunicare adesioni e consultare gli aggiornamenti fate riferimento all’evento facebook 17 Dicembre Stop War Not People. Qui nessuno è straniero!
Infine, poiché sotto le feste le “distrazioni” tendono a moltiplicarsi, vi chiedo di dare una mano a diffondere e condividere la mobilitazione.
Ci vediamo sabato!