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il blog di Luciano Muhlbauer

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A Milano in piazza il 12 dicembre contro tutti i fascismi di ieri e di oggi – h. 18 P.zza Santo Stefano

December 4, 2017

Avere memoria di quello che è successo ieri è indispensabile per leggere il presente e immaginare il futuro.

Per questo, anche 48 anni dopo l’esplosione della bomba in Piazza Fontana, è necessario ricordare pubblicamente l’infamia della strage di Stato, l’assassinio di Pinelli e tutte le violenze fasciste contro i movimenti dei lavoratori e degli studenti di quel periodo.

E, sempre per questo, il ricordo non può rimanere confinato nel passato, ma deve parlare al presente e tradursi nella costruzione di consapevolezza e azione.

Soprattutto oggi, tempo in cui la memoria collettiva è stata demolita a colpi di banalizzazioni e “riconciliazioni”, dove tutto diventa uguale a tutto, anche vittime e carnefici, e i fascismi vengono rilegittimati, trovano nuovi spazi e, soprattutto, non vengono più contrastati.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti, dall’aggressione dentro Palazzo Marino di alcuni mesi fa fino all’irruzione nella sede dei volontari a Como di questi giorni, per citare solo due episodi noti a tutti.

C’è molto lavoro da fare, quotidianamente, nei quartieri, nei comuni, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, cioè ovunque, e non può certamente bastare una manifestazione ogni tanto (e tantomeno una manifestazione elettorale come fa il Pd, mentre nel territorio continua a fare ben altro). Ma ci sono momenti in cui bisogna manifestarsi, magari come parte di un percorso più ampio tutto da costruire, non domani, ma a partire da oggi. Il 12 dicembre è uno di quei momenti e Milano è una delle città dov’è impellente la necessità di condividere progetti e percorsi.

Il corteo organizzato il 12 dicembre dalla Milano Antifascista, Antirazzista, Meticcia e Solidale, cioè dall’assemblea cittadina che si era tenuta all’Arci Bellezza, partirà da Piazza Santo Stefano. L’appuntamento è alle h. 18.00.

In piazzale Abbiategrasso, alle h. 17, c’è un pre concentramento dell’area Milano Sud.

In concomitanza con il concentramento del corteo, dalle h. 17.30 alle 18.30, si tiene in Santo Stefano l’inaugurazione del cippo commemorativo di Varalli e Zibecchi (la lapide attuale è stata ripetutamente danneggiata, ricordate?).

Per tenervi aggiornati sul corteo e sulle iniziative di avvicinamento, consultate l’evento fb.

Qui l’appello per il corteo del 12 dicembre:

12 DICEMBRE 1969 STRAGE DI PIAZZA FONTANA
MANO FASCISTA REGIA DELLO STATO
12 DICEMBRE 2017 CONTRO TUTTI I FASCISMI DI IERI E DI OGGI

Ricordare il 12 dicembre è anche un esercizio della memoria. Memoria che non può essere condivisa laddove, come oggi, si equiparano carnefici e vittime e colpevoli ed assassinati. Il 12 dicembre è inoltre il momento per riaffermare che il fascismo non è un’opinione ma un crimine, perché da sempre portatore di violenza e di una concezione della società gerarchica, escludente e razzista, incompatibile con ogni forma di democrazia.

IL FASCISMO DEGLI ANNI VENTI del Novecento, ha portato al nostro Paese dittatura, povertà e miseria; l’alleanza con il nazismo, le leggi razziali e la complicità nello sterminio di milioni di ebrei, oppositori e minoranze giudicate “inferiori” dalla razza eletta; guerra per cinque lunghi anni con milioni di morti e distruzioni.

IL FASCISMO DEGLI ANNI SETTANTA/OTTANTA inaugurava con le bombe di Piazza Fontana e l’assassinio di Pinelli, la stagione della paura e delle stragi nelle piazze, nelle stazioni e sui treni, causando la morte di centinaia di cittadini inermi. Come l’ISIS dei giorni nostri, le organizzazioni neofasciste e neonaziste protette e foraggiate da apparati dello Stato volevano bloccare lo sviluppo democratico della società, scandito dalle conquiste dei lavoratori e delle lavoratrici e dai movimenti studenteschi, attraverso l’imposizione della paura e del terrore, il richiamo all’ordine ed al rispetto delle gerarchie economiche e sociali costituite che dividevano profondamente la nostra società.

IL FASCISMO DI OGGI, cavalcando la crisi e strumentalizzando il disagio economico e sociale causato da criminali politiche neoliberiste attuate dagli Stati che creano sempre maggiore disuguaglianza, punta a conquistare consenso e a occupare nuovi spazi nelle istituzioni. Oggi come allora, le organizzazioni nazifasciste, lungi dal mettere in discussione i meccanismi e gli interessi che creano disuguaglianza e ingiustizia, sono maestre nell’indicare di volta in volta un capro espiatorio di turno, responsabile della crisi, guarda caso è sempre il più debole, il più povero, l’emarginato, su cui si indirizzano frustrazioni, precarietà e paure. E così, invocando “sicurezza, ordine e pulizia” e la cacciata dell’immigrato e del “diverso”, fomenta l’odio e la guerra tra gli ultimi per non colpire mai i primi, cioè i responsabili di uno stato delle cose che provoca migrazioni epocali, la concorrenza tra aree del mondo e tra lavoratori per un misero posto di lavoro senza diritti, il dilagare della povertà e una vergognosa e insopportabile concentrazione di ricchezza nelle mani di un’esigua minoranza.

Le leggi degli ultimi decenni, che hanno abrogato il diritto al e sul lavoro come il diritto di assemblea e di sciopero, attaccato la sanità e la scuola pubblica, eliminato il diritto ad una pensione degna. La recente Minniti - Orlando sulla immigrazione e il “decoro urbano”, hanno di fatto cancellato il significato reale della parola cittadinanza, diffondendo insicurezza sociale, precarietà e abbandono e spianando la strada a questa deriva.

Antifascismo oggi significa anzitutto riconquista del diritto alla sicurezza sociale ed economica per tutti e tutte e contrasto a qualsiasi forma di discriminazione e di esclusione, per la riaffermazione a pieno titolo di una cittadinanza reale in una società solidale. Non solo. Antifascismo oggi significa anche vigilare e contrastare ogni forma di populismo laddove il consenso politico viene perseguito parlando “alla pancia” delle persone a discapito dei più deboli.

Antifascismo significa contendere ogni giorno gli spazi ai fascismi e ai razzismi che si fanno largo nel nostro quotidiano, nei quartieri, nelle scuole e università, sui luoghi di lavoro. Significa battersi per aprire nuovi spazi di partecipazione, inclusione e di lotta per i diritti.

Invitiamo tutta la Milano antifascista e antirazzista il prossimo 12 dicembre 2017 a partire dalle ore 18 in Piazza Santo Stefano. Da qui partirà il corteo per raggiungere Piazza Fontana, per ricordare la strage di Stato alla Banca Nazionale dell’Agricoltura, l’assassinio di Giuseppe Pinelli e l’innocenza di Valpreda.

Milano Antifascista, Antirazzista, Meticcia e Solidale

12DIC.jpg
Preconcentramento Milano Sud.jpg
In Antifascismo Tags 12 dicembre, Milano, antifa, antirazzismo
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Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco.  Israele continua a bombardare e bloccare l&
Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco. Israele continua a bombardare e bloccare l’afflusso degli aiuti, mentre gran parte della popolazione di Gaza è costretta in metà del territorio della striscia. In Cisgiordania non va meglio, perché coloni ed esercito proseguono nella pulizia etnica e nella cacciata dei palestinesi dalle loro terre. Questa è la realtà sul campo, mentre qui da noi i complici hanno fatto calare il silenzio e destre e “riformisti” del Pd vogliono persino tappare la bocca ai chi denuncia i crimini di Israele, proponendo la messa fuorilegge della critica al sionismo. Per questo occorre tenere viva la mobilitazione. Tutto il resto sono chiacchiere #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si sbagliano, alla grande! Giù le mani dall’Askatasuna! #Aska #Askatasuna
PER PINO E LICIA PER NON DIMENTICARE PINELLI ASSASSINATO   La memoria è una cosa importante, serve per affrontare il presente e, soprattutto, il futuro. E non bisogna mai dimenticare Piazza Fontana e la morte poco accidentale di Giuseppe Pinelli, ferroviere e anarchico, accusato ingiustamente nel quadro dei depistaggi all’indomani della strage e fatto precipitare nella notte del 15 dicembre 1969 da una finestra del quarto piano della Questura di Milano. Nessuno avrebbe mai pagato per la sua morte o per le tante bugie e, alla fine, la spiegazione giudiziaria sarebbe stata un misterioso “malore attivo”. Morto Pinelli, il depistaggio continuò e il 16 dicembre fu arrestato un altro anarchico milanese, Pietro Valpreda, che rimase in carcere innocente per 3 anni. Solo molti anni più tardi una parte della verità storica sulla strage di Stato riuscì a farsi largo anche sul piano giudiziario, con l’individuazione dei responsabili della strage nei neofascisti di Ordine Nuovo. La famiglia Pinelli avrebbe dovuto aspettare 40 anni perché lo Stato, nella persona del Presidente della Repubblica Napolitano, riconoscesse la “verità storica” su Pinelli e sulla strage di piazza Fontana. Una verità storica che i movimenti avevano denunciato sin dai primi momenti e che anche oggi, in tempi di galoppante revisionismo governativo, potrà continuare a vivere soltanto attraverso la memoria e l’impegno collettivo. #pinelli #giuseppepinelli #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA
STRAGE FASCISTA E DI STATO
 
Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni p
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO   Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni per svolte autoritarie che potessero fermare i grandi movimenti di massa, di operai e studenti, che negli anni 68 e 69 aprirono nuovi spazi e stavano conquistando diritti sociali e civili per tutte e tutti. Nella strage di piazza Fontana morirono direttamente 17 persone, ai quali va aggiunto Pino Pinelli, ingiustamente accusato e fatto volare da una finestra della Questura di Milano. Anche quest’anno il 12 dicembre i movimenti milanesi, ai quali si sono aggiunte le associazioni palestinesi, sono scesi in piazza non solo per ricordare, ma anche per ribadire che senza il protagonismo delle persone e dei movimenti, senza conflitto, i diritti e le libertà sono sempre sotto tiro, allora come oggi. Specie oggi, in tempi in cui vecchi fantasmi, dalle politiche autoritarie e repressive fino alla guerra, si stanno riaffacciando.   #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA 
STRAGE FASCISTA E DI STATO 

12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente
A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la mor
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO 12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la morte di Giuseppe Pinelli e l’ingiusta persecuzione contro gli anarchici. Non si tratta di un esercizio rituale, ma della necessità di leggere il presente attraverso le continuità che lo attraversano. Ci troviamo alle 18.30 in piazza 24 Maggio a #Milano #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa

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