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il blog di Luciano Muhlbauer

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Mobilitazione urgente per Ocalan – Milano, venerdì 19/3 alle h. 17.30

March 18, 2021

Le organizzazioni e le comunità curde di tutti i paesi si stanno mobilitando per chiedere chiarezza sulle condizioni di salute di Abdullah “Apo” Öcalan, detenuto da lunghi anni in regime di totale isolamento nel carcere speciale di Imrali. Infatti, alcuni giorni fa si sono sparse in Turchia voci preoccupanti circa le sue condizioni di salute e c’è persino chi ipotizza una sua morte in carcere.

Il 15 marzo scorso lo studio legale che segue Ocalan e altri prigionieri politici ha pubblicato un comunicato, con il quale ha lanciato l’allarme e chiesto alle autorità turche di poter comunicare con il loro cliente, ma ad oggi tutto tace. Anzi, l’ultima volta che gli avvocati hanno potuto incontrare il loro cliente è stato nell’agosto del 2019 e l’ultimo contatto telefonico con Ocalan risale all’aprile del 2020, cioè un anno fa.

È evidente che il comportamento del regime turco è lontano anni luce da quegli standard minimi dello stato di diritto, che le istituzioni e i governi europei amano così tanto propagandare. E non solo in questa circostanza. Ma tutto tace. Tace la Commissione europea, tacciono i governi europei, tace il governo Draghi.

La Turchia non sta su un altro pianeta. Il regime di Erdogan è alleato dei governi europei nell’ambito della Nato ed è beneficiario dei miliardi di euro elargiti dall’Unione europea per fermare con ogni mezzo i migranti. La Turchia sta qui e ci riguarda.

Di fronte all’ipocrisia e al silenzio delle istituzioni e dei governi europei, compreso ovviamente il nostro governo, è necessario raccogliere dal basso l’appello delle comunità curde alla mobilitazione urgente “Aprite le porte di Imrali, adesso!”, per pretendere che i legali possano comunicare con Ocalan e accertarsi delle sue condizioni di salute.

A Milano l’appuntamento è per venerdì 19 marzo, alle h. 17.30, al Consolato turco di via Canova.
Ci troviamo in via Canova, ang. c.so Sempione.

Qui l’evento con tutti gli aggiornamenti e l’appello della comunità curda milanese.

Partecipate, condividete!

P.S. ovviamente avremo le mascherine e rispetteremo le distanze

In Solidarietà Tags Imrali, ocalan, Turchia, Milano
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Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono
Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono la pulizia etnica e il furto di terre da parte di esercito e coloni. Cercano di far calare il silenzio. Per questo è decisivo continuare a stare in piazza, come oggi a #Milano. #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Rifacciamo? 

#1917
Rifacciamo? #1917
GOOD MORNING AMERICA ✊
GOOD MORNING AMERICA ✊
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸
NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI

Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸 NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni del sabato per la Palestina. Beninteso, non lo accusano di fatti violenti, anche perché in due anni di sabati non è mai successo alcunché di rilevante sotto il profilo dell’ordine pubblico. Ma le estreme destre di governo ce l’hanno con lui perché dice le stesse cose che afferma anche il diritto internazionale, cioè che l’occupato ha il diritto di resistere all’occupante. E così, non potendolo denunciare all’autorità giudiziaria, perché non esiste nulla di cui accusarlo, passano a un provvedimento amministrativo, come il foglio di via, che ormai insieme ad altri strumenti di polizia, come il Daspo, sta infestando il nostro paese. L’intento è sempre lo stesso, zittire e intimidire chi non la pensa come il governo. Non a caso, sul movimento per la Palestina si sta abbattendo una repressione sempre più esplicita, fatta di manganelli, denunce penali e, appunto, provvedimenti di polizia limitanti la libertà personale. Massima solidarietà a Mohammad Hannoun! Se toccano un*, toccano tutt* noi! #FreePalestine
#FreePalestine all over the world ✊ 
#Indonesia
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Chi pensava o auspicava che le persone sarebbero tornate a casa si è sbagliato di grosso. #Milano è palestinese anche stasera ✊

#BlocchiamoTutto
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