Un 25 aprile chiuso in casa è una contraddizione in termini. Va bene l’anno scorso, quando davvero non c’erano molte alternative, ma oggi veramente non avrebbe senso. Ci affolliamo nel metro e nel super, ci incontriamo a scuola e al lavoro e, poi, stiamo a casa il 25 aprile?
Peraltro, è sempre bene ricordare che il divieto di manifestare, cioè la sospensione di un diritto costituzionale, era in vigore soltanto per alcuni mesi, durante il primo lockdown, e che sin dal maggio dell’anno scorso è possibile organizzare e partecipare a manifestazioni, a patto che siano stanziali e vengano rispettate le misure di sicurezza (distanza e mascherina). E noi, che non siamo negazionisti, complottisti o pirla, abbiamo cura di noi stessə e delle nostre comunità.
Il 25 aprile non è una semplice commemorazione e da molto tempo ormai, a prescindere dal format ufficiale, è diventato occasione per ri-affermare un’identità, che fatica sempre di più a trovare casa nelle organizzazioni tradizionali della sinistra, e soprattutto per connettere la memoria e l’omaggio alla Resistenza alle contraddizioni e alle sfide del presente. Sarebbe dunque ben strano che proprio oggi, quando cerchiamo faticosamente di uscire dalla pandemia e di fare i conti con la grave crisi sociale e ambientale, non portassimo i nostri cuori e le nostre menti in piazza.
Contrariamente a quello che moltə si aspettavano, il pomeriggio del 25 non ci sarà un evento centrale in piazza Duomo, ma solo un presidio “per delegazioni” in piazza Castello alle ore 15.00. Non è chiaro se in quella decisione abbiano pesato di più le valutazioni “tecniche” di Prefettura e Questura, cioè del Ministero degli Interni, oppure le preoccupazioni politiche di chi in questo momento governa il paese insieme alla destra.
Comunque sia, anche quest’anno il 25 aprile non si limita al format ufficiale e sono previste molte altre iniziative, ovviamente, a partire dai vari giri delle lapidi che si tengono la mattina nei quartieri.
Per il resto, un breve e sicuramente non esaustivo elenco di iniziative, a partire dal 24 aprile. Come sempre, ognunə deciderà dove andare, importante è partecipare.
Sabato 24 aprile
h. 10.00-14.00 – la Brigata sanitaria soccorso rosso sarà in Cadorna e organizza il Tampone Partigiano
h 17.30 - via Corelli, presidio per la chiusura dei lager per migranti Alla fine c'è il CPR, organizzato dalla rete No Cpr
Domenica 25 aprile
h. 11.30 – Cimitero Maggiore, Porta un fiore al partigiano
h. 14.00-18.00 – la Brigata sanitaria soccorso rosso sarà in Cadorna e organizza il Tampone Partigiano
h. 14.00 – appuntamento in Palestro per la Biciclettata antifascista, organizzata da diverse realtà
h. 14.00 – Palestro, nell’ambito dell’iniziativa La Liberazione è Antirazzista e Decoloniale, organizzata da divere realtà, ci sarà la posa di una targa dedicata a Giorgio Marincola, Kebedech Seyoum e Giuseppe Tzigari. Alle h. 15.00 partirà anche da qui una biciclettata per la Liberazione.
h. 14.00 - al Piccolo Teatro Occupato di via Rovello, Priorità alla Scuola organizza Il colore della scuola e quello della Resistenza. Racconti e canti per bambine e bambini
h. 17.00- 21.00 – Arco della Pace, ci troviamo tuttə per Partigiani in Ogni Quartiere. Dalle 19.30 anche in streaming.
Buon 25 aprile!