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il blog di Luciano Muhlbauer

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Freedom for Ocalan 2.jpg

Libertà per Ocalan – sabato 13 alle h. 15 in piazza della Scala, Milano

February 11, 2021

Il 15 febbraio del 1999 Abdullah “Apo” Öcalan, presidente del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK), fu sequestrato a Nairobi dai servizi segreti turchi e trasferito in Turchia. Da allora si trova recluso, in stato di isolamento, nel carcere di massima sicurezza di İmralı, una sorta di Guantanamo su suolo europeo.

Dopo oltre due decenni di detenzione, Ocalan è tuttora il punto di riferimento non solo della sua organizzazione, ma anche di larghi settori della popolazione curda, in Turchia, nel Rojava e nelle altre terre curde. C’è chi lo definisce il “Mandela curdo” ed è certo che la sua figura è centrale e decisiva per ogni prospettiva di pace nel Kurdistan, dove imperversa la brutale repressione del regime di Erdogan.

Il trattamento riservato a Ocalan è uno specchio di come viene trattato l’intero popolo curdo, a partire dalla diffusa ipocrisia dei governi europei, sempre disponibili a spendere belle parole, salvo poi scegliere gli affari e gli accordi con il regime. Peraltro, come non ricordare che 22 anni fa, prima di finire in Kenya, Ocalan si trovava in Italia, dove aveva chiesto asilo politico? Ma l’allora governo D’Alema, in spregio alla nostra Costituzione, preferì spingere Ocalan fuori dall’Italia, consegnandolo così al suo destino.

La liberazione di Ocalan non sarebbe solo un atto di giustizia in sé, ma un passo verso una soluzione politica del conflitto e il riconoscimento dei diritti fondamentali del popolo curdo. Per questo, ogni anno le comunità curde di tutti i paesi si mobilitano in occasione dell’anniversario del sequestro. Quest’anno, in tutta Europa e in Italia, le mobilitazioni delle comunità curde per chiedere la libertà per Ocalan si terranno sabato 13 febbraio.

A Milano l’appuntamento di sabato è alle ore 15.00, in piazza della Scala, per un presidio organizzato dalla Comunità curda di Milano. Qui l’appello della comunità e l’evento fb.

Segnalo, inoltre, un secondo appuntamento milanese, organizzato da Rete Jin, per domenica pomeriggio all’Arco della Pace. Qui l’evento fb.

Kurds-celebrate-Newroz.jpg
In Solidarietà Tags ocalan, kurdistan, freedom, Turchia, repressione, rojava
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Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono
Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono la pulizia etnica e il furto di terre da parte di esercito e coloni. Cercano di far calare il silenzio. Per questo è decisivo continuare a stare in piazza, come oggi a #Milano. #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Rifacciamo? 

#1917
Rifacciamo? #1917
GOOD MORNING AMERICA ✊
GOOD MORNING AMERICA ✊
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸
NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI

Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸 NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni del sabato per la Palestina. Beninteso, non lo accusano di fatti violenti, anche perché in due anni di sabati non è mai successo alcunché di rilevante sotto il profilo dell’ordine pubblico. Ma le estreme destre di governo ce l’hanno con lui perché dice le stesse cose che afferma anche il diritto internazionale, cioè che l’occupato ha il diritto di resistere all’occupante. E così, non potendolo denunciare all’autorità giudiziaria, perché non esiste nulla di cui accusarlo, passano a un provvedimento amministrativo, come il foglio di via, che ormai insieme ad altri strumenti di polizia, come il Daspo, sta infestando il nostro paese. L’intento è sempre lo stesso, zittire e intimidire chi non la pensa come il governo. Non a caso, sul movimento per la Palestina si sta abbattendo una repressione sempre più esplicita, fatta di manganelli, denunce penali e, appunto, provvedimenti di polizia limitanti la libertà personale. Massima solidarietà a Mohammad Hannoun! Se toccano un*, toccano tutt* noi! #FreePalestine
#FreePalestine all over the world ✊ 
#Indonesia
#FreePalestine all over the world ✊ #Indonesia
Chi pensava o auspicava che le persone sarebbero tornate a casa si è sbagliato di grosso. #Milano è palestinese anche stasera ✊

#BlocchiamoTutto
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