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il blog di Luciano Muhlbauer

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Chi ha spaccato la lapide di Varalli e Zibecchi si sente legittimato dalle ambiguità di Parisi e Sala

May 23, 2016

Ieri sera, tra le ore 17.30 e le 20.00, contestualmente alla posa della nuova lapide a Giuseppe Pinelli, mani ignote hanno spaccato la lapide a Varalli e Zibecchi in piazza Santo Stefano. Si tratta di un atto non solo codardo, ma di estrema gravità politica, perché quando si tocca una lapide è un po’ come voler uccidere una seconda volta. Viene da dire, sia a Parisi che a Sala: ecco cosa succede a furia di rilegittimare i neofascisti in piena campagna elettorale, candidandoli nelle proprie liste oppure dandogli pacche sulle spalle.

Ovviamente non sappiamo chi siano i responsabili, ma l’assoluta certezza circa la fascia oraria (la lapide è stata vista integra alle 17.30) esclude di fatto ogni ipotesi diversa dalla matrice politica. E questo interroga pesantemente quanti, anche in questa campagna elettorale, strizzano l’occhio a gruppi di estrema destra. E ci riferiamo non solo a quanti candidano dei neonazisti nelle proprie liste e coalizioni, come fa la Lega e Parisi, ma anche a chi lascia fare, come fa il Comune che non interviene per impedire il festival nazi previsto per il 5 giugno, o a chi, come il segretario del Pd, Bussolati, e il candidato sindaco Sala, legittimano i neofascisti presentando libri e dando pacche sulle spalle al candidato sostenuto da Casa Pound.

C’è la complicità e ci sono la superficialità e la miopia, che certamente non sono la stessa cosa, ma che alla fine portano allo stesso risultato. Cioè, al fatto che piccoli gruppi militanti di ispirazione neonazista, neofascista, razzista o antisemita, finora marginali e insignificanti, diventano improvvisamente politicamente appetibili e culturalmente legittimi. E come stupirsi che poi si sentano liberi di fare quello che gli pare?

È finito il tempo delle professioni di antifascismo per mezzo di comunicati stampa. O si passa ai fatti concreti oppure non si è più credibili. E di conseguenza dovremmo concludere che Parisi e Sala sono dei candidati fotocopia anche in tema di antifascismo.

In ogni caso, la lapide a Varalli e Zibecchi tornerà al suo posto. La lapide spaccata è stata messa in sicurezza già ieri sera alle 20.30, grazie al pronto intervento dei lavoratori della RiMaflow, che hanno portato i due pezzi alla fabbrica recuperata di Trezzano s/N, dove si occuperanno di risistemarla.

(Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer)

La lapide così come l'abbiamo trovata dopo le ore 20.00 del 22 maggio 

La lapide così come l'abbiamo trovata dopo le ore 20.00 del 22 maggio 

I lavoratori della RiMaflow, che avevano costruito la struttura di sostegno della lapide di Pinelli, si sono messi subito a disposizione, mettendo in sicurezza la lapide spaccata.

I lavoratori della RiMaflow, che avevano costruito la struttura di sostegno della lapide di Pinelli, si sono messi subito a disposizione, mettendo in sicurezza la lapide spaccata.

Ora la lapide danneggiata si trova alla RiMaflow, dove si cercherà di sistemarla.

Ora la lapide danneggiata si trova alla RiMaflow, dove si cercherà di sistemarla.

In Antifascismo Tags Varalli, Zibecchi, antifa, pinelli, lapide, parisi, sala, elezioni 5 giugno, Elezioni Comune Milano 2016, Milano
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Anche oggi, come sempre, a #Milano con la #Palestina e la sua #resistenza contro il genocidio e l’occupazione coloniale

#Gaza
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Anche oggi, come sempre, a #Milano con la #Palestina e la sua #resistenza contro il genocidio e l’occupazione coloniale #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine
Il @milanopride pieno di gente, con netta prevalenza di giovani e giovanissim3. Ormai è diventata una sua caratteristica. Forse ci si poteva aspettare più politica, visto il momento di reazione globale. Certo nella piattaforma c’e
Il @milanopride pieno di gente, con netta prevalenza di giovani e giovanissim3. Ormai è diventata una sua caratteristica. Forse ci si poteva aspettare più politica, visto il momento di reazione globale. Certo nella piattaforma c’era, compresa la denuncia del genocidio palestinese, e anche sui carri politici e sociali, ma tra le persone sembra essere prevalsa la voglia di mostrare se stessi, di dire eccomi e non me ne vado. #MilanoPride #ResistenzaArcobaleno #NoPrideInGenocide
Al Consolato Usa di #Milano contro le guerre di Usa e Israele e il genocidio a #Gaza. Rompere ogni complicità 
#StopWar #StopGenocide #FreePalestine
Al Consolato Usa di #Milano contro le guerre di Usa e Israele e il genocidio a #Gaza. Rompere ogni complicità #StopWar #StopGenocide #FreePalestine
Siamo gente seria
Stiamo con la Palestina 
#stopgenocide #freepalestine
Siamo gente seria Stiamo con la Palestina #stopgenocide #freepalestine
SCIOPERO GENERALE PER GAZA E CONTRO L’ECONOMIA DI GUERRA
Una presa di parola da parte di lavoratori e lavoratrici contro il genocidio a Gaza, per salari dignitosi e contro l’economia di guerra che ci vogliono imporre. Il sindacalismo di b
SCIOPERO GENERALE PER GAZA E CONTRO L’ECONOMIA DI GUERRA Una presa di parola da parte di lavoratori e lavoratrici contro il genocidio a Gaza, per salari dignitosi e contro l’economia di guerra che ci vogliono imporre. Il sindacalismo di base oggi si è assunto la responsabilità di indire questo sciopero che ci voleva. Altri e più forti dovranno seguire se vogliamo fermare i complici di Israele e i signori del riarmo. Nelle foto il corteo di #Milano #scioperogenerale #noriarmo #stopwar #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #resistenza #FreePalestine
Venerdì 20 giugno c’è lo sciopero generale indetto dalle organizzazioni del sindacalismo di base. Uno sciopero diverso da altri, perché mette al primo posto la cessazione del genocidio in corso a Gaza per mano di Israele e
Venerdì 20 giugno c’è lo sciopero generale indetto dalle organizzazioni del sindacalismo di base. Uno sciopero diverso da altri, perché mette al primo posto la cessazione del genocidio in corso a Gaza per mano di Israele e la solidarietà con il popolo palestinese. Uno sciopero contro la guerra e per l’immediato cessate il fuoco su tutti i fronti, da Gaza all’Iran all’Ucraina. Uno sciopero contro il riarmo e l’economia di guerra, per più salari e sicurezza sul lavoro. Uno sciopero da fare, assolutamente, perché è la cosa giusta da fare. 👉 a #Milano ci troviamo alle h. 9.30 in Santo Stefano per il corteo #stopwar #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #resistenza #FreePalestine

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