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il blog di Luciano Muhlbauer

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Cosa succede a Milano il 25 aprile – la provocazione nazi, il corteo e Poq

April 21, 2017

Il 25 aprile a Milano non è mai una semplice celebrazione. È la piazza più rilevante e più sentita e la giornata è sempre sovraccarica di politica, facendosi inevitabilmente anche palcoscenico, arena e contesa politica. E d’altronde è giusto così, perché significa che la vicenda della Resistenza e i valori dell’antifascismo non sono ancora stati rinchiusi nel museo delle cere e che sono cose vive, che fanno discutere e schierare, in un senso o nell’altro. Insomma, il 25 aprile milanese è anche un po’ specchio della stato delle cose nella nostra città, nel nostro paese e nel nostro tempo.

Detto questo, a mo’ di invito a non fare i finti ingenui, arriviamo al dunque. Anzitutto, da qualche anno assistiamo alla sgradevole, ma ahinoi non sorprendete, novità delle sistematiche incursioni da parte di gruppi neofascisti e neonazisti nella giornata del 25 aprile. Non c’è un unico fatto, ovviamente, ma quello forse più significativo e provocatorio è l’omaggio, sotto forma di parata paramilitare e braccia tese, ai repubblichini, SS, gerarchi e torturatori sepolti al campo 10 del Cimitero Maggiore (vedi dossier). Un’oscenità tollerata per anni dalle istituzioni, dal Comune al Questore e al Prefetto, e contro la quale l’anno scorso l’Anpi di Zona 8 ha iniziata a mobilitarsi. Quest’anno la mobilitazione ha assunto forme ben più ampie e, quindi, anche da parte istituzionale è finalmente arrivata qualche presa di posizione, ma nessuno divieto e molte ambiguità. Quindi, l’invito è di partecipare in massa all’iniziativa Porta un fiore al partigiano. Appuntamento alle ore 9.30 in piazzale Cimitero Maggiore. Per tenervi aggiornati sulla mobilitazione antifascista consultate l’evento fb dedicato.
AGGIORNAMENTO: alcune ore fa è arrivata la notizia di un passo avanti da parte di Questura e Prefettura, che hanno stretto le maglie per le iniziative nazifasciste, considerando vietata la parata. Un indubbio risultato per gli organizzatori di Porta un fiore al partigiano, un fronte inedito che va dall'Anpi ai centri sociali, che ancora ieri hanno manifestato presso il Consiglio comunale. In ogni caso, la mobilitazione al cimitero Maggiore è confermata, perché non è proprio il caso di abbandonare il campo e lasciare spazi per eventuali forzature dei gruppi nazifascisti. E poi, un fiore ai combattenti della Resistenza lo vogliamo portare o no?

Il pomeriggio del 25 si tiene il tradizionale corteo, che parte, come sempre, alle 14.00 da C.so Venezia. E, appunto, non mancano naturalmente le contese e le polemiche, a partire da quella solita, strumentale e stucchevole sulla contestazione della brigata ebraica, che sebbene qui non sfoci in scenari romani, dove il Pd boicotta la manifestazione dell’Anpi perché vi partecipano dei palestinesi, finisce comunque per evocare narrazioni tossiche. Poi, quest’anno ci sarà anche l’iniziativa dei “patrioti europei”, promossa dal Pd, che nello sparare a zero contro un non meglio specificato antifascismo “settario e respingente”, chiede a tutti di vestirsi di blu e sfilare in nome dell’Unione Europea, come se la vicenda della liberazione dal nazifascismo e dell’antifascismo potesse essere ridotta a un trattato di Maastricht qualsiasi. E poi ci sono tante altre cose, ovviamente, tra cui quella che riteniamo tra le più interessanti questo 25 aprile, cioè lo spezzone No One is Illegal – Nessuno persona è illegale, costruito da numerose realtà milanesi. L’appello integrale e gli aggiornamenti li trovate nell’evento fb, ma in estrema sintesi il ragionamento è che, soprattutto nel tempo presente, antifascismo significhi anche antirazzismo e che vadano combattuti non soltanto gli istigatori di odio e i professionisti della xenofobia, ma anche quelle politiche che li rincorrono, come per esempio il decreto Minniti-Orlando. Appunto, nessuna persona è illegale. L’appuntamento è a partire dalle ore 13.00 a Palestro.

Infine, dalle ore 18.00 ci sarà Partigiani in Ogni Quartiere, ormai arrivata alla decima edizione. Quest’anno si svolgerà in centro, all’Arco della Pace, il luogo dove alcuni mesi fa la Questura fece incredibilmente sfilare i fascisti di Forza Nuova. Per conoscere il programma e tenervi aggiornati consultate l’evento facebook. Aggiungo soltanto, visto che tutto costa, che esiste anche un crowdfunding per sostenere questa decima edizione.

Il 25 aprile a Milano ci sono ovviamente anche molte altre iniziative importanti, a partire dai tradizionali giri delle lapidi che si tengono in mattinata, ma quelle qui ricordate sono forse quelle da valorizzare con particolare attenzione, perché, appunto, il 25 aprile non è una semplice celebrazione.

Buon 25 aprile!

 

In Antifascismo Tags 25 aprile, Liberazione, resistenza, Milano, Porta un fiore al partigiano, cimitero maggiore, No One is Illegal, Nessuna persona è illegale, partigiani in ogni quartiere
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Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco.  Israele continua a bombardare e bloccare l&
Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco. Israele continua a bombardare e bloccare l’afflusso degli aiuti, mentre gran parte della popolazione di Gaza è costretta in metà del territorio della striscia. In Cisgiordania non va meglio, perché coloni ed esercito proseguono nella pulizia etnica e nella cacciata dei palestinesi dalle loro terre. Questa è la realtà sul campo, mentre qui da noi i complici hanno fatto calare il silenzio e destre e “riformisti” del Pd vogliono persino tappare la bocca ai chi denuncia i crimini di Israele, proponendo la messa fuorilegge della critica al sionismo. Per questo occorre tenere viva la mobilitazione. Tutto il resto sono chiacchiere #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si sbagliano, alla grande! Giù le mani dall’Askatasuna! #Aska #Askatasuna
PER PINO E LICIA PER NON DIMENTICARE PINELLI ASSASSINATO   La memoria è una cosa importante, serve per affrontare il presente e, soprattutto, il futuro. E non bisogna mai dimenticare Piazza Fontana e la morte poco accidentale di Giuseppe Pinelli, ferroviere e anarchico, accusato ingiustamente nel quadro dei depistaggi all’indomani della strage e fatto precipitare nella notte del 15 dicembre 1969 da una finestra del quarto piano della Questura di Milano. Nessuno avrebbe mai pagato per la sua morte o per le tante bugie e, alla fine, la spiegazione giudiziaria sarebbe stata un misterioso “malore attivo”. Morto Pinelli, il depistaggio continuò e il 16 dicembre fu arrestato un altro anarchico milanese, Pietro Valpreda, che rimase in carcere innocente per 3 anni. Solo molti anni più tardi una parte della verità storica sulla strage di Stato riuscì a farsi largo anche sul piano giudiziario, con l’individuazione dei responsabili della strage nei neofascisti di Ordine Nuovo. La famiglia Pinelli avrebbe dovuto aspettare 40 anni perché lo Stato, nella persona del Presidente della Repubblica Napolitano, riconoscesse la “verità storica” su Pinelli e sulla strage di piazza Fontana. Una verità storica che i movimenti avevano denunciato sin dai primi momenti e che anche oggi, in tempi di galoppante revisionismo governativo, potrà continuare a vivere soltanto attraverso la memoria e l’impegno collettivo. #pinelli #giuseppepinelli #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA
STRAGE FASCISTA E DI STATO
 
Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni p
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO   Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni per svolte autoritarie che potessero fermare i grandi movimenti di massa, di operai e studenti, che negli anni 68 e 69 aprirono nuovi spazi e stavano conquistando diritti sociali e civili per tutte e tutti. Nella strage di piazza Fontana morirono direttamente 17 persone, ai quali va aggiunto Pino Pinelli, ingiustamente accusato e fatto volare da una finestra della Questura di Milano. Anche quest’anno il 12 dicembre i movimenti milanesi, ai quali si sono aggiunte le associazioni palestinesi, sono scesi in piazza non solo per ricordare, ma anche per ribadire che senza il protagonismo delle persone e dei movimenti, senza conflitto, i diritti e le libertà sono sempre sotto tiro, allora come oggi. Specie oggi, in tempi in cui vecchi fantasmi, dalle politiche autoritarie e repressive fino alla guerra, si stanno riaffacciando.   #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA 
STRAGE FASCISTA E DI STATO 

12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente
A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la mor
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO 12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la morte di Giuseppe Pinelli e l’ingiusta persecuzione contro gli anarchici. Non si tratta di un esercizio rituale, ma della necessità di leggere il presente attraverso le continuità che lo attraversano. Ci troviamo alle 18.30 in piazza 24 Maggio a #Milano #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa

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