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il blog di Luciano Muhlbauer

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Il Leoncavallo è sotto sfratto - Appello

June 26, 2025

Ti ricordi quanti ricordi abbiamo del Leoncavallo?
Possiamo davvero immaginare una Milano senza il Leoncavallo?

Una soluzione ci deve essere. Una soluzione che permetta di non buttare per strada 50 anni di storia, e un futuro che ancora deve essere scritto. Milano, il Leoncavallo non può essere sfrattato il 15 Luglio. Serve una prospettiva per costruire insieme un’alternativa concreta e duratura.

Pensa che a Roma ne hanno trovata una per Casa Pound, per i fascisti, per quelli che la nostra Costituzione dice non potrebbero neppure costituirsi in associazione.
E allora Milano, dai: una soluzione per il Leoncavallo ci deve essere.

Perché il Leoncavallo è una parte di te.
È una parte di chi ha visto un concerto, di chi ha mangiato un piatto, di chi è andato alla Critical Wine, prima, e a La Terra Trema, ora.
È una parte di chi si è perso nei suoi graffiti e di chi ama i graffiti.
Il Leoncavallo è una parte viva e creativa della città, lo sono i centri sociali, gli spazi pubblici, i circoli, i luoghi di aggregazione.

Se oggi, cara Milano, sei tra le capitali europee anche di cultura e intrattenimento, e non solo di speculazione e food (che poi sarebbe meglio chiamarlo cibo, ma non fa figo), lo devi anche a chi il Leoncavallo l’ha fatto. A chi l’ha vissuto. A chi l’ha occupato. A chi ci ha solo passato del tempo.

Lo sai che Dave Grohl, batterista dei Nirvana e ora frontman dei Foo Fighters, ha citato il Leoncavallo in diverse interviste?

Milano non puoi essere solo moda, cash, cocktail da 10 euro, ordine e pulizia. Non sei mai stata così. Non te lo ricordi?

Ascolta una canzone di Jannacci.
Leggi un racconto di Beppe Viola.
Ricordati del Virus, dei Punk.
Vuoi davvero che tutto diventi come la Darsena di oggi?
Lustra quanto fredda, affollata quanto inanimata, senza nemmeno la Fiera di Senigallia? Te la ricordi la Fiera e i Navigli?

Dai Milano non mollare, non omologarti, non perderti.
Non diventare una qualsiasi città.
Ricordati che quel che sei lo devi a tante parti di te.
Noi vogliamo ancora che da Milano nascano artisti, scrittrici, giornalisti, eretiche, creativi.
Gente che porta una parte di te nel mondo.

Queste intelligenze non si creano a tavolino, necessitano di spazi liberi dalle logiche del profitto.
È da un po’ che non riesci più a generarle. Ti sei mai chiesta perché?

Nel frattempo la gentrificazione sta facendo carte false per impadronirsi di ogni metroquadro di Milano.
Se perdi anche il Leoncavallo cosa ti rimane? Il nuovo piatto che puoi trovare anche a Masterchef?

No dai, Milano, teniamoci le parti popolari, critiche, teniamoci vicino chi è sbagliato in ogni posto dove sta ma per questo sa sempre cosa fare e come uscirne, non pieghiamoci alla logica del bello, del giusto, del corretto, sappiamo bene che anche un torto, se fatto per un fine positivo, collettivo, comunitario, può essere una ragione.
Come cantava uno che ogni 11 Gennaio ti piace ricordare in Piazza Duomo “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”.

Non buttiamo via quello che chi ti guarda solo con gli occhi dell’interesse vorrebbe cancellare.
Perché lì nasce bellezza. Lì nascono i diritti umani e sociali.
Lì nasce quel che sei.
Una città medaglia d’oro alla Resistenza.
Una città accogliente.
Una città che sa accettare le differenze, anche scomode.

Milano, non mollare, per altri 50 anni.

Il Leoncavallo, i centri sociali, gli spazi informali dove le generazioni si incontrano e si formano sono i luoghi del genio, sono risorse, sono un pezzo di futuro.
E tu, Milano, ne hai ancora bisogno.

Prim@ firmatar@:

Paolo Rossi
Sandrone Dazieri
Valentina Cappelletti
Cristina Morini
Ivan (il Poeta)
Ivano Tajetti
Andrea Fumagalli
Luca Stanzione
Danilo De Biasio
Disma Pestalozza
Luciano Muhlbauer
Filippo Cecconi
Domenico Melillo/Frode

Per aderire: difendi@leoncavallo.org

In Movimenti Tags Leoncavallo, sfratto, Milano
“Israele ha il diritto di difendersi”: lo slogan che copre il genocidio in diretta →

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Al Consolato Usa di #Milano contro le guerre di Usa e Israele e il genocidio a #Gaza. Rompere ogni complicità 
#StopWar #StopGenocide #FreePalestine
Al Consolato Usa di #Milano contro le guerre di Usa e Israele e il genocidio a #Gaza. Rompere ogni complicità #StopWar #StopGenocide #FreePalestine
Siamo gente seria
Stiamo con la Palestina 
#stopgenocide #freepalestine
Siamo gente seria Stiamo con la Palestina #stopgenocide #freepalestine
SCIOPERO GENERALE PER GAZA E CONTRO L’ECONOMIA DI GUERRA
Una presa di parola da parte di lavoratori e lavoratrici contro il genocidio a Gaza, per salari dignitosi e contro l’economia di guerra che ci vogliono imporre. Il sindacalismo di b
SCIOPERO GENERALE PER GAZA E CONTRO L’ECONOMIA DI GUERRA Una presa di parola da parte di lavoratori e lavoratrici contro il genocidio a Gaza, per salari dignitosi e contro l’economia di guerra che ci vogliono imporre. Il sindacalismo di base oggi si è assunto la responsabilità di indire questo sciopero che ci voleva. Altri e più forti dovranno seguire se vogliamo fermare i complici di Israele e i signori del riarmo. Nelle foto il corteo di #Milano #scioperogenerale #noriarmo #stopwar #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #resistenza #FreePalestine
Venerdì 20 giugno c’è lo sciopero generale indetto dalle organizzazioni del sindacalismo di base. Uno sciopero diverso da altri, perché mette al primo posto la cessazione del genocidio in corso a Gaza per mano di Israele e
Venerdì 20 giugno c’è lo sciopero generale indetto dalle organizzazioni del sindacalismo di base. Uno sciopero diverso da altri, perché mette al primo posto la cessazione del genocidio in corso a Gaza per mano di Israele e la solidarietà con il popolo palestinese. Uno sciopero contro la guerra e per l’immediato cessate il fuoco su tutti i fronti, da Gaza all’Iran all’Ucraina. Uno sciopero contro il riarmo e l’economia di guerra, per più salari e sicurezza sul lavoro. Uno sciopero da fare, assolutamente, perché è la cosa giusta da fare. 👉 a #Milano ci troviamo alle h. 9.30 in Santo Stefano per il corteo #stopwar #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #resistenza #FreePalestine
Sono 20 mesi che a #Milano si scende in piazza ogni sabato per la  #Palestina. Ormai i governi europei con il mantra “Israele ha il diritto di difendersi” giustificano di tutto e di più, dal genocidio di Gaza alle guerre contro alt
Sono 20 mesi che a #Milano si scende in piazza ogni sabato per la #Palestina. Ormai i governi europei con il mantra “Israele ha il diritto di difendersi” giustificano di tutto e di più, dal genocidio di Gaza alle guerre contro altri paesi. Poi, certo, qualche parolina di circostanza la pronunciano ultimamente, ma zero fatti, solo ipocrisia e complicità con Israele. Quindi, anche oggi siamo in piazza, ma non basta, dobbiamo fare tutt3 di più! #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #resistenza #FreePalestine
Ricordandovi che domenica o lunedì dovete trovare mezz’oretta per andare ai seggi 😉
Ricordandovi che domenica o lunedì dovete trovare mezz’oretta per andare ai seggi 😉

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