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il blog di Luciano Muhlbauer

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Dopo il 6 settembre osare di più

September 11, 2025

La Milano degli ultimi anni ha sempre alternato periodi più o meno lunghi di piazze vuote e improvvise esplosioni di partecipazione ed è facile, facilissimo cedere alla tentazione di applicare questo schema anche al corteo del 6 settembre. Eppure, in quella giornata c’era qualcosa di diverso, perché era un corteo sicuramente alimentato da un’ondata emotiva, come sempre accade quando toccano i simboli e il vissuto personale, ma era anche un corteo molto politico, che ha puntato il dito sia contro le mire autoritarie del governo nazionale, sia contro una politica cittadina che favorisce gli speculatori e che a colpi di gentrificazione espelle i ceti popolari, comprese parti del famoso ceto medio. E il fatto che Manfredi Catella si sia sentito in dovere di attaccare pubblicamente quella manifestazione rappresenta una conferma dell’impatto politico del 6 settembre.

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In Movimenti Tags Leoncavallo, Milano, modello milano, 6 settembre, Sala, movimenti, repressione, sgomberi
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Leoncavallo: la posta in gioco è la città

August 22, 2025

Hanno sfrattato e sgomberato il Leo, il centro sociale “più famoso” della penisola e anche oltre, il centro di Fausto e Iaio, uccisi dai fascisti, uno spazio autogestito attraversato da generazioni, luogo di militanza, creatività, cultura o anche semplicemente di svago, un pezzo di Milano, un capostipite e, in ultima analisi, il simbolo di una storia molto più grande. Questo e molto altro è il Leoncavallo e dobbiamo ricordarcelo sempre per cogliere il significato di quanto avvenuto ieri 21 agosto e di quanto non avvenuto negli anni precedenti. Tutto il resto potrà essere anche importante, ma oggi e qui è irrilevante, perché quello che accade al Leo non riguarda solo il Leo, ma riguarda tutti e tutte noi.

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In Movimenti Tags Leoncavallo, Leo, Leonka, Milano, Piantedosi, Sala, sfratto, sgombero
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Il Leoncavallo è sotto sfratto - Appello

June 26, 2025

Ti ricordi quanti ricordi abbiamo del Leoncavallo?
Possiamo davvero immaginare una Milano senza il Leoncavallo?
Una soluzione ci deve essere. Una soluzione che permetta di non buttare per strada 50 anni di storia, e un futuro che ancora deve essere scritto. Milano, il Leoncavallo non può essere sfrattato il 15 Luglio. Serve una prospettiva per costruire insieme un’alternativa concreta e duratura.

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In Movimenti Tags Leoncavallo, sfratto, Milano
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Formentini uno di noi?

January 3, 2021

La morte si rispetta e forse per questo i profili social della nostra parte di mondo, altrimenti ben più vivaci, sono rimasti piuttosto silenti di fronte alla notizia della scomparsa di Marco Formentini, Sindaco di Milano dal 1993 al 1997. Ma oggi, leggendo tutta una serie di omaggi e ricostruzioni provenienti da voci autorevoli del centrosinistra milanese, che ci presentano un Formentini Sindaco in una assai improbabile veste progressista, cadono francamente le braccia ed è senz’altro il caso di prendere parola.

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In Politica Tags Milano, Formentini, lega, Leoncavallo, xenofobia, razzismo, sgomberi, Sala, palazzo marino
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Sgomberi e spazi sociali. Milano non resiste a Salvini

September 18, 2018

Milano doveva essere l’anti Salvini, l’unico luogo in grado non solo di resistere all’ondata gialloverde, ma di delineare un’alternativa credibile, moderna, includente e vincente. La narrazione l’ha proposta il Sindaco Sala in prima persona e dal palco del Pride di fine giugno l’ha consegnata a una piazza strapiena. Diciamoci la verità, al netto della nostra avversione verso la sua logica tutta business e grandi eventi, la cosa non ci era poi dispiaciuta più di tanto, anzi, aveva persino qualcosa si rassicurante. Peraltro, facevano notare alcuni, a Milano sulla questione migranti c’era un Majorino, che non era proprio la stessa cosa di Minniti, sull’antifascismo al Sindaco era sfuggito addirittura un “militante” e gli spazi sociali non sembravano rientrare tra i bersagli comunali.

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In Movimenti Tags Macao, Leoncavallo, spazi sociali, centri sociali, sgomberi, Milano, Sala, Lambretta
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Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco.  Israele continua a bombardare e bloccare l&
Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco. Israele continua a bombardare e bloccare l’afflusso degli aiuti, mentre gran parte della popolazione di Gaza è costretta in metà del territorio della striscia. In Cisgiordania non va meglio, perché coloni ed esercito proseguono nella pulizia etnica e nella cacciata dei palestinesi dalle loro terre. Questa è la realtà sul campo, mentre qui da noi i complici hanno fatto calare il silenzio e destre e “riformisti” del Pd vogliono persino tappare la bocca ai chi denuncia i crimini di Israele, proponendo la messa fuorilegge della critica al sionismo. Per questo occorre tenere viva la mobilitazione. Tutto il resto sono chiacchiere #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si sbagliano, alla grande! Giù le mani dall’Askatasuna! #Aska #Askatasuna
PER PINO E LICIA PER NON DIMENTICARE PINELLI ASSASSINATO   La memoria è una cosa importante, serve per affrontare il presente e, soprattutto, il futuro. E non bisogna mai dimenticare Piazza Fontana e la morte poco accidentale di Giuseppe Pinelli, ferroviere e anarchico, accusato ingiustamente nel quadro dei depistaggi all’indomani della strage e fatto precipitare nella notte del 15 dicembre 1969 da una finestra del quarto piano della Questura di Milano. Nessuno avrebbe mai pagato per la sua morte o per le tante bugie e, alla fine, la spiegazione giudiziaria sarebbe stata un misterioso “malore attivo”. Morto Pinelli, il depistaggio continuò e il 16 dicembre fu arrestato un altro anarchico milanese, Pietro Valpreda, che rimase in carcere innocente per 3 anni. Solo molti anni più tardi una parte della verità storica sulla strage di Stato riuscì a farsi largo anche sul piano giudiziario, con l’individuazione dei responsabili della strage nei neofascisti di Ordine Nuovo. La famiglia Pinelli avrebbe dovuto aspettare 40 anni perché lo Stato, nella persona del Presidente della Repubblica Napolitano, riconoscesse la “verità storica” su Pinelli e sulla strage di piazza Fontana. Una verità storica che i movimenti avevano denunciato sin dai primi momenti e che anche oggi, in tempi di galoppante revisionismo governativo, potrà continuare a vivere soltanto attraverso la memoria e l’impegno collettivo. #pinelli #giuseppepinelli #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA
STRAGE FASCISTA E DI STATO
 
Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni p
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO   Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni per svolte autoritarie che potessero fermare i grandi movimenti di massa, di operai e studenti, che negli anni 68 e 69 aprirono nuovi spazi e stavano conquistando diritti sociali e civili per tutte e tutti. Nella strage di piazza Fontana morirono direttamente 17 persone, ai quali va aggiunto Pino Pinelli, ingiustamente accusato e fatto volare da una finestra della Questura di Milano. Anche quest’anno il 12 dicembre i movimenti milanesi, ai quali si sono aggiunte le associazioni palestinesi, sono scesi in piazza non solo per ricordare, ma anche per ribadire che senza il protagonismo delle persone e dei movimenti, senza conflitto, i diritti e le libertà sono sempre sotto tiro, allora come oggi. Specie oggi, in tempi in cui vecchi fantasmi, dalle politiche autoritarie e repressive fino alla guerra, si stanno riaffacciando.   #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA 
STRAGE FASCISTA E DI STATO 

12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente
A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la mor
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO 12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la morte di Giuseppe Pinelli e l’ingiusta persecuzione contro gli anarchici. Non si tratta di un esercizio rituale, ma della necessità di leggere il presente attraverso le continuità che lo attraversano. Ci troviamo alle 18.30 in piazza 24 Maggio a #Milano #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa

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