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il blog di Luciano Muhlbauer

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Solidali con curdi e palestinesi, mai complici degli oppressori – in piazza a Milano sabato 27 giugno

June 24, 2020

Un giorno osannati, quello dopo di nuovo dimenticati, sempre costretti a giustificarsi e a barcamenarsi tra potenze che prima li usano e poi li gettano. È la storia di praticamente tutti i popoli senza terra, è sicuramente la storia di quello curdo e di quello palestinese. E poi ci sono momenti, come quello attuale, in cui l’oppressore di turno cerca di approfittare della congiuntura per dare una spallata decisiva.

Il regime di Erdogan è più tronfio che mai, ha allargato il suo raggio d’azione fino in Libia, reprime ogni opposizione interna e, soprattutto, cerca di spazzare via ogni organizzazione curda, indipendente e democratica. In questi giorni, mentre in Rojava si continua a resistere alle truppe d’invasione turche, è stata avviata l’operazione “Artiglio di Tigre”, cioè l’invasione turca del nord dell’Iraq. Nel frattempo, il regime sta intensificando ulteriormente la repressione all’interno della Turchia, incarcerando gli oppositori, compreso un numero crescente di parlamentari, e rimuovendo con la forza i sindaci eletti dell’Hdp nelle zone a maggioranza curda.

Netanyahu, nonostante i suoi mille guai giudiziari, è padrone del campo e con il consenso di Gantz e il via libera di Trump punta ad archiviare definitivamente ogni residuo del processo di pace e del diritto internazionale, passando dall’occupazione militare, dalle colonie e dai muri all’annessione tout court dei territori palestinesi. Dovrebbe succedere il 1° luglio prossimo, quando il parlamento israeliano sarà chiamato a votare la legge che annette terre palestinesi della valle del Giordano.

Le iniziative di Erdogan e Netanyahu infrangono qualsiasi norma del diritto internazionale, fanno carta straccia dei tanto evocati principi democratici e violano sistematicamente i diritti umani. Eppure, come se niente fosse, per i nostri governi continuano ad essere i preziosi alleati di sempre e anche l’informazione mainstream pare non riesca proprio a liberarsi del suo sguardo asimmetrico. Certo, capita che ci sia qualche dichiarazione ben fatta, una promessa (presto dimenticata) o persino una decisa alzata di scudi, ma alla fine della fiera non succede mai nulla di concreto. Insomma, un po’ come il caso Regeni, ma su scala molto più vasta.

Oggi, i governi europei sembrano considerare curdi e palestinesi sacrificabili sull’altare dei propri interessi, mentre Erdogan e Netanyahu possono contare sulle mille complicità, esplicite e non. E, come se non bastasse, ogni tanto succede pure che qualcuno smarrisca tragicamente la bussola anche nel campo che dovrebbe naturalmente opporsi alla repressione e alla negazione dei diritti più elementari.

In altre parole, oggi c’è bisogno della nostra voce e della nostra solidarietà, c’è bisogno che venga rotto questo insopportabile silenzio.

Sabato 27 giugno, a Milano, ci saranno due mobilitazioni, contro il progetto di annessione delle terre palestinesi e contro la repressione e la guerra di Erdogan:

  • h. 16.00, presidio in p.ta Venezia, No all’annessione, promosso dalla Comunità palestinese della Lombardia e dai Giovani palestinesi d'Italia

  • h. 17.30, presidio al Consolato turco, via A. Canova, Tuteliamo insieme i diritti umani in Turchia, promosso dalla Comunità curda milanese e con numerosissime adesioni, per chiedere la liberazione dei prigionieri politici.

Insomma, fate circolare questi appuntamenti e partecipate, perché oggi e qui è la cosa giusta da fare.

Ovviamente, avremo cura del distanziamento e porteremo le nostre mascherine.

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In Guerre e Pace Tags curdi, kurdistan, Turchia, erdogan, Netanyahu, palestinesi, palestina, israele, annessione, repressione, presidio, Milano, 27 giugno
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Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono
Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono la pulizia etnica e il furto di terre da parte di esercito e coloni. Cercano di far calare il silenzio. Per questo è decisivo continuare a stare in piazza, come oggi a #Milano. #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Rifacciamo? 

#1917
Rifacciamo? #1917
GOOD MORNING AMERICA ✊
GOOD MORNING AMERICA ✊
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸
NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI

Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸 NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni del sabato per la Palestina. Beninteso, non lo accusano di fatti violenti, anche perché in due anni di sabati non è mai successo alcunché di rilevante sotto il profilo dell’ordine pubblico. Ma le estreme destre di governo ce l’hanno con lui perché dice le stesse cose che afferma anche il diritto internazionale, cioè che l’occupato ha il diritto di resistere all’occupante. E così, non potendolo denunciare all’autorità giudiziaria, perché non esiste nulla di cui accusarlo, passano a un provvedimento amministrativo, come il foglio di via, che ormai insieme ad altri strumenti di polizia, come il Daspo, sta infestando il nostro paese. L’intento è sempre lo stesso, zittire e intimidire chi non la pensa come il governo. Non a caso, sul movimento per la Palestina si sta abbattendo una repressione sempre più esplicita, fatta di manganelli, denunce penali e, appunto, provvedimenti di polizia limitanti la libertà personale. Massima solidarietà a Mohammad Hannoun! Se toccano un*, toccano tutt* noi! #FreePalestine
#FreePalestine all over the world ✊ 
#Indonesia
#FreePalestine all over the world ✊ #Indonesia
Chi pensava o auspicava che le persone sarebbero tornate a casa si è sbagliato di grosso. #Milano è palestinese anche stasera ✊

#BlocchiamoTutto
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Chi pensava o auspicava che le persone sarebbero tornate a casa si è sbagliato di grosso. #Milano è palestinese anche stasera ✊ #BlocchiamoTutto #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza

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