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il blog di Luciano Muhlbauer

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B Labas Bologna 28 febbraio flash mob per Patrick Zaki.jpg

Il divieto di manifestare non esiste, non più

May 17, 2020

Il divieto di manifestare non esiste e non può esistere, non più. Non esiste più nella realtà, perché già dopo i primi allentamenti forme di manifestazione, nel rispetto delle distanze e delle misure di sicurezza, ci sono state e non sempre sono piovute multe o divieti. Non esiste più dal punto di vista del buon senso, perché una cosa era vietare manifestazioni quando l’unica occasione di socializzazione consentita era la coda al supermercato, altra cosa è quando, nel rispetto delle misure di sicurezza, potrai assembrarti praticamente ovunque, al lavoro, sui mezzi, al mercato, al ristorante eccetera. Infine, non può esistere legalmente, come molti costituzionalisti sottolineano da giorni, perché un diritto costituzionalmente tutelato non può essere sospeso a tempo indefinito da uno stato d’emergenza dichiarato ai sensi del Codice della protezione civile, come peraltro ora sembra prendere atto anche il decreto legge varato dal governo il 16 maggio e il Dpcm del 17 maggio.

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In Politica Tags covid-19, coronavirus, fase 2, milano, libertà manifestare, decreto legge 33 del 16 maggio 2020, stato d'emergenza, stato autoritario, costituzione
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Il referendum costituzionale e quel menopeggismo duro a morire

November 29, 2016

O Renzi o il caos! Mancavano soltanto lo spread, il crack e il crollo delle banche e, puntualmente, lunedì sono arrivati pure loro a riempire giornali e telegiornali. Inutile invece cercare traccia nell’informazione che conta delle decina di migliaia che domenica avevano manifestato a Roma in nome del No sociale. Ma è così che vanno le cose nei tempi presenti, dove realtà e narrazione marciano sempre più separati. Peraltro, la stessa campagna renziana ha smesso da tempo di parlare del merito della riforma, per puntare tutto sulle mille paure di un società sempre più precaria, con diritti e certezze liquefatti.

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In Politica Tags Referendum Costituzionale, 4 dicembre, menopeggismo, renzi, #CèChiDiceNo, costituzione, Milano, No Sociale
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Per vincere al referendum costituzionale serve il No Sociale

October 25, 2016

Mancano ancora più di cinque settimane al voto e in troppi sono convinti che No abbia già vinto, sottovalutando clamorosamente i molti talloni d’Achille del fronte del No e il potenziale espansivo della campagna renziana. La partita, invece, è tutta aperta e le prossime settimane saranno decisive non solo per l’esito del referendum costituzionale, ma anche per gli scenari del giorno dopo. E, da questo punto di vista, molto dipenderà dalla capacità o meno di far vivere le ragioni del No fuori dai suoi attuali recinti, unendo la battaglia referendaria alla questione sociale e parlando a quanti e quante oggi si sentono semplicemente estranei a uno scontro percepito come distante dalla vita di tutti i giorni.

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In Politica Tags Referendum Costituzionale, No Sociale, No Renzi, Oxfam, jobs act, costituzione, renzi
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Expo non fa rima con i diritti dei lavoratori

June 10, 2015

Bisogna urgentemente rompere quella insopportabile cappa di conformismo e ipocrisia che impedisce ogni serio dibattito pubblico su come l’evento Expo tratta, o meglio, maltratta i diritti dei lavoratori. E non mi riferisco soltanto alla vicenda dei controlli preventivi di polizia che decidono chi può e chi non può lavorare sul sito, poiché questo è semplicemente l’ultimo caso di una lunga serie, che nel suo insieme esplicita una visione del mondo del lavoro tutto low cost e senza diritti.

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In Lavoro Tags Expo 2015, questura, costituzione, Protocollo 23 luglio 2013, diritti, licenziamento, sindacato, apprendistato, lavoratori, lavoro gratuito
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Vietare di poter lavorare in Expo è illegale

May 27, 2015

Non servono ulteriori dettagli e non è necessario attendere “chiarimenti” ufficiali per prendere parola e pretendere la fine immediata della prassi di negare a dei lavoratori e delle lavoratrici il diritto di lavorare nell’area Expo in base a un parere riservato della Questura. Beninteso, i chiarimenti e il ripristino della trasparenza sono atti urgenti e doverosi, ma quello che sappiamo basta e avanza per dire che siamo di fronte a atti e prassi palesemente estranei e contrari alla legalità costituzionale e democratica del nostro paese.

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In Lavoro Tags diritti, lavoratori, costituzione, questura, licenziamento, Expo 2015
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Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono
Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono la pulizia etnica e il furto di terre da parte di esercito e coloni. Cercano di far calare il silenzio. Per questo è decisivo continuare a stare in piazza, come oggi a #Milano. #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Rifacciamo? 

#1917
Rifacciamo? #1917
GOOD MORNING AMERICA ✊
GOOD MORNING AMERICA ✊
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸
NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI

Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸 NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni del sabato per la Palestina. Beninteso, non lo accusano di fatti violenti, anche perché in due anni di sabati non è mai successo alcunché di rilevante sotto il profilo dell’ordine pubblico. Ma le estreme destre di governo ce l’hanno con lui perché dice le stesse cose che afferma anche il diritto internazionale, cioè che l’occupato ha il diritto di resistere all’occupante. E così, non potendolo denunciare all’autorità giudiziaria, perché non esiste nulla di cui accusarlo, passano a un provvedimento amministrativo, come il foglio di via, che ormai insieme ad altri strumenti di polizia, come il Daspo, sta infestando il nostro paese. L’intento è sempre lo stesso, zittire e intimidire chi non la pensa come il governo. Non a caso, sul movimento per la Palestina si sta abbattendo una repressione sempre più esplicita, fatta di manganelli, denunce penali e, appunto, provvedimenti di polizia limitanti la libertà personale. Massima solidarietà a Mohammad Hannoun! Se toccano un*, toccano tutt* noi! #FreePalestine
#FreePalestine all over the world ✊ 
#Indonesia
#FreePalestine all over the world ✊ #Indonesia
Chi pensava o auspicava che le persone sarebbero tornate a casa si è sbagliato di grosso. #Milano è palestinese anche stasera ✊

#BlocchiamoTutto
#Gaza
#StopGenocide 
#EndOccupation 
#FreePalestine 
#Resistenza
Chi pensava o auspicava che le persone sarebbero tornate a casa si è sbagliato di grosso. #Milano è palestinese anche stasera ✊ #BlocchiamoTutto #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza

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