L’iniziativa è della Procura di Piacenza, l’oggetto dell’indagine sono gli scioperi e lotte nella logistica a Piacenza nel periodo 2014-2021 e l’accusa è, secondo quanto comunicato dal SiCobas stamattina, “associazione a delinquere per violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, sabotaggio e interruzione di pubblico servizio”. Tutti reati che sarebbero stati commessi con “intenti estorsivi”.
Read MoreIl ritorno della questione salariale
I prezzi corrono, le bollette sono un incubo, tutto aumenta, tranne una cosa, le buste paga, che non solo rimangono ferme, ma da Confindustria a Bankitalia non perdono occasione di spiegarci che proprio così dev’essere. Quando poi qualcuno timidamente tira fuori la proposta del salario minimo fissato per legge, allora apriti cielo e si inalbera pure il capo della Cisl. Insomma, è tornata la questione salariale.
Read MoreRiMaflow resiste grazie alla solidarietà. Ma ora dobbiamo fare di più #MassimoLibero
Sono passati ormai due mesi da quel giorno di fine luglio, quando sembrava che il mondo intero dovesse crollare in testa alla comunità di lavoratori e lavoratrici che animano l’esperienza di RiMaflow a Trezzano s/N. Un’inchiesta giudiziaria aveva coinvolto la fabbrica recuperata, un’accusa infamante era stata formulata, cioè di essere parte di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, e Massimo Lettieri, in quanto presidente e legale rappresentante della cooperativa, era stata arrestato. Due mesi dopo RiMaflow c’è ancora, impegnata in una lotta quotidiana per la sopravvivenza e nella mobilitazione per la liberazione di Massimo, tuttora in carcere. Ma soprattutto, nel frattempo si è materializzata anche la solidarietà, che è poi la cosa più preziosa ed efficace in situazioni come queste.
Read MoreAldo Milani libero subito! Arrestato il coordinatore nazionale del SiCobas
Ieri sera la Questura di Modena ha arrestato Aldo Milani, sindacalista e coordinatore nazionale del SiCobas, uno dei sindacati di base più attivi nel settore della logistica. Nel momento in cui scrivo le notizie sono ancora molto frammentarie e non si conosce ancora l’esatto quadro accusatorio, ma è più che probabile che Aldo sia stato colpito a causa della sua attività sindacale. Infatti, rivendicare i propri diritti, anche quelli più elementari, è molto rischioso per i facchini e le forze dell’ordine, su richiesta padronale, ricorrono con estrema facilità alla violenza per sciogliere picchetti e presidi e porre fine agli scioperi.
Read MoreExpo non fa rima con i diritti dei lavoratori
Bisogna urgentemente rompere quella insopportabile cappa di conformismo e ipocrisia che impedisce ogni serio dibattito pubblico su come l’evento Expo tratta, o meglio, maltratta i diritti dei lavoratori. E non mi riferisco soltanto alla vicenda dei controlli preventivi di polizia che decidono chi può e chi non può lavorare sul sito, poiché questo è semplicemente l’ultimo caso di una lunga serie, che nel suo insieme esplicita una visione del mondo del lavoro tutto low cost e senza diritti.
Read MoreVietare di poter lavorare in Expo è illegale
Non servono ulteriori dettagli e non è necessario attendere “chiarimenti” ufficiali per prendere parola e pretendere la fine immediata della prassi di negare a dei lavoratori e delle lavoratrici il diritto di lavorare nell’area Expo in base a un parere riservato della Questura. Beninteso, i chiarimenti e il ripristino della trasparenza sono atti urgenti e doverosi, ma quello che sappiamo basta e avanza per dire che siamo di fronte a atti e prassi palesemente estranei e contrari alla legalità costituzionale e democratica del nostro paese.
Read MoreArrivano i frutti amari del Jobs Act. La Novelis di Pieve licenzia delegato Fiom. Operai in sciopero
Il Jobs Act non è soltanto un insieme di norme di legge, ma anche un manifesto politico, un incitamento governativo ad aggredire i diritti e le libertà dei lavoratori e delle lavoratrici. Non a caso il suo fatto costituente è stato lo scontro frontale, deliberatamente ricercato, con le organizzazioni sindacali, anche con quelle più collaborazioniste e persino quando non sarebbe stato necessario. E così, non può sorprendere che il Jobs Act produca effettivi anche al di là della sua sfera d’applicazione formale, come sta succedendo in questi giorni alla Novelis Italia Srl di Pieve Emanuele (MI).
Read MoreJobs Act. Ecco perché nulla sarà più come prima
Renzi è senz’altro un abilissimo comunicatore, ma è altrettanto vero che può contare su una stampa che gronda conformismo e servilismo. Infatti, il giorno del varo dei decreti attuativi del Jobs Act è stato difficile, se non impossibile, trovare qualche titolo di qualche tg che non ripetesse pedissequamente la narrazione renziana sulla presunta abolizione dei contratti precari e sulla loro sostituzione con il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti.
Read MoreExpo. E se avessero ragione i ribelli della Scala?
Chissà se alla fine la Turandot andrà in scena il Primo Maggio. Il Sovraintendente Pereira ne sembra convinto e, infatti, non sarà facile per i delegati e lavoratori “ribelli” resistere. Contro di loro si è scagliata un vera e propria armata istituzionale, dai vertici nazionali del loro sindacato, cioè la Cgil, fino allo stesso Renzi, che alla maniera dei bulli ha annunciato in diretta tv provvedimenti contro i “boicottatori”. E poi, non c’è soltanto il bastone delle minacce, ma anche la carota del “lavorate e in cambio dedichiamo la serata alle morti sul lavoro”. Argomento potente, sempre tirato in ballo quando serve una foglia di fico, ma solitamente dimenticato quando si tratta di prendere decisioni concrete.
Read More#12d Lo sciopero generale in mezzo al guado
Venerdì 12 dicembre c’è lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil. Gli obiettivi, ribaditi anche in questi giorni da Susanna Camusso, sono modificare il Jobs Act e la legge di stabilità, cioè praticamente tutta la politica economica e sociale del governo Renzi.
Obiettivi senz’altro in linea con le mobilitazioni di questo autunno e tecnicamente possibili, poiché la legge di stabilità è tuttora in discussione e al Jobs Act mancano ancora tutti quei decreti attuativi che scriveranno la legge vera e propria. Eppure, in giro si sentono molti dubbi
Liberi di licenziare. Cosa dice e cosa non dice (ancora) il Jobs Act
Il Jobs Act è legge dello Stato e così nel paese soffocato dalla disoccupazione di massa d'ora in poi non ci saranno più ostacoli legali alla libertà di licenziare. Il Senato ha approvato la legge in maniera definitiva ieri sera, nella versione uscita dalla Camera il 25 novembre scorso e con l’ennesimo voto di fiducia. Tutto come previsto, nessuna sorpresa, nessun sussulto di dignità in casa Pd, a parte un unico voto contrario e due assenti.
Read MoreVenerdì #14n si sciopera contro Jobs Act e precarietà. A Milano in piazza Fiom, sindacati di base e studenti
Il 14 novembre si sciopera. Non è ancora lo sciopero generale che ci vuole, cioè quello in grado, per quantità e qualità dell’azione, di sfidare davvero il progetto socialmente e politicamente regressivo dei poteri dominanti in Europa e del governo Renzi. Ma dopo lo sciopero generale di Usb del 24 ottobre e la grande partecipazione alla manifestazione nazionale della Cgil del 25 è senz’altro un ulteriore e importante passo nella giusta direzione, poiché consente di accumulare forze e consensi e, soprattutto, di mettere in campo un intreccio di diversi percorsi e di diverse lotte.
Read MoreLo sciopero dei senza diritti: il 16 ottobre sciopero nazionale della logistica
Volete sapere come sarà il meraviglioso mondo del Jobs Act, quello dove robe vecchie come i diritti dei lavoratori, articolo 18, Statuto dei lavoratori o contratto nazionale saranno poco più di un lontano ricordo dei padri e dei nonni? Ebbene, allora date un’occhiata a uno di quei tanti settori privi di diritti, tutele e voce che già oggi abbondano a casa nostra, come per esempio la logistica.
Read MoreArticolo 18: il teatrino, le ipocrisie e la posta in gioco
La vera domanda non è quando usciremo dalla crisi, ma come ne usciremo e, soprattutto, in che mondo ci ritroveremo dopo. Già, perché comunque vada, non sarà un ritorno al prima, come se si trattasse di guarire da una febbre passeggera, e le attuali politiche di governi, banche centrali e troike varie non servono tanto e soltanto per riattivare un’economia depressa, ma anche per disegnare un altro e nuovo modello sociale e politico, in dichiarata antitesi con quanto abbiamo conosciuto nell’epoca post sessantottina e persino post Liberazione. Insomma, con quello che a volte viene riassunto nel termine generico di modello sociale europeo.
Read MoreLa lotta paga. Dopo 15 mesi i facchini vincono la vertenza Granarolo
Un’altra buona notizia dal fronte della logistica. Dopo la positiva sentenza del processo Bennet di alcune settimane fa, dove sul banco degli accusati sedeva di fatto il diritto di sciopero, ora arriva anche la firma di un accordo sindacale tra S.I.Cobas e Legacoop sulla vertenza Granarolo, dopo 15 mesi di lotta contro il licenziamento di 51 operai.
Read MoreSentenza processo Bennet: scioperare non è reato, neanche nella logistica
Volevano condanne forti ed esemplari contro i lavoratori e sindacalisti per gli scioperi alla Bennet di Origgio (VA) del 2008, ma la sentenza di primo grado emessa ieri 7 luglio dal Tribunale di Busto Arsizio è una sostanziale vittoria per i lavoratori. Certo, ci sono anche le quattro condanne a 2 mesi, con sospensione della pena, per minacce e ingiurie, ma le 16 assoluzioni e, soprattutto, la bocciatura della tesi centrale dell’accusa, cioè che scioperi e picchetti fossero un reato da sanzionare, rappresentano indubbiamente una notizia positiva per quanti si battono per i diritti dei lavoratori nel settore della logistica.
Read More