Alla fine la Provincia è stata costretta a fare retromarcia e il Presidente Guido Podestà, smentendo quanto dichiarato da lui stesso fino a cinque minuti prima, ha revocato la sala al raduno neonazista organizzato da Forza Nuova. Sul piano formale, la revoca è motivata dal fatto che il consigliere leghista Fusco ha dichiarato che non avrebbe partecipato al convegno (cosa che però non era nemmeno prevista…), ma sul piano sostanziale è palese che la retromarcia di Podestà è la conseguenza diretta della mobilitazione degli antifascisti e delle antifasciste, che in queste ultime ore si stava allargando
Read MoreA Milano raduno nazi ospitato dalla Provincia. Sabato 20 h. 14 presidio antifascista
Un convegno nazifascista in pieno centro città in uno spazio pubblico concesso dalla Provincia di Milano. Non è una battuta, ma è la triste realtà e dovrebbe accadere sabato 20 dicembre alle ore 16.00. La location è l’auditorium di via Corridoni 16 a Milano. Secondo il programma comunicato dagli organizzatori, cioè Forza Nuova, saranno presenti rappresentanti del peggio che l’Europa oggi sta producendo, dagli eurodeputati neonazisti di Alba Dorata (Grecia) e del Npd (Germania) ai neofascisti francesi, inglesi, spagnoli e svedesi.
Read MoreArriva natale e Maroni taglia di nuovo i fondi per l'istruzione
Vi ricordate lo sciopero generale del 12 dicembre e la notizia degli scontri tra polizia e studenti davanti al Pirellone, sede del Consiglio regionale lombardo? Probabilmente sì, perché praticamente tutti gli organi di informazione hanno sbattuto gli scontri in prima pagina o, meglio, hanno riproposto il solito cliché degli antagonisti desiderosi di scontrarsi sempre e comunque con le forze dell’ordine. E così, quasi nessuno ha saputo la cosa più importante, cioè che gli studenti vestiti da babbo natale avevano scavalcato la recinzione del Pirellone per restituire simbolicamente al Presidente Maroni il “pacco” dei tagli natalizi all’istruzione.
Read More#12d Lo sciopero generale in mezzo al guado
Venerdì 12 dicembre c’è lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil. Gli obiettivi, ribaditi anche in questi giorni da Susanna Camusso, sono modificare il Jobs Act e la legge di stabilità, cioè praticamente tutta la politica economica e sociale del governo Renzi.
Obiettivi senz’altro in linea con le mobilitazioni di questo autunno e tecnicamente possibili, poiché la legge di stabilità è tuttora in discussione e al Jobs Act mancano ancora tutti quei decreti attuativi che scriveranno la legge vera e propria. Eppure, in giro si sentono molti dubbi
45 anni dalla strage di piazza Fontana. Contro il fascismo di ieri e di oggi - Sabato 13d h. 15 corteo p.zza XXIV Maggio
Sono passati 45 anni dalla strage fascista e di Stato di piazza Fontana. Un anniversario importante per Milano e tutto il paese, che meriterebbe attenzione, riflessione e iniziativa o, perlomeno, un po’ di autentico rispetto. Invece se ne parla poco, troppo poco, come se fossimo di fronte a un dettaglio irrilevante del nostro passato e non alla prima strage di quella strategia della tensione che insanguinò il nostro paese con l’avallo del potere costituito e con l’unico fine di spezzare la mobilitazione di lavoratori e studenti e di impedire ogni cambiamento. O come se l’impunità per questa strage -e per altre- non fosse un’infamia insopportabile.
Read MoreLiberi di licenziare. Cosa dice e cosa non dice (ancora) il Jobs Act
Il Jobs Act è legge dello Stato e così nel paese soffocato dalla disoccupazione di massa d'ora in poi non ci saranno più ostacoli legali alla libertà di licenziare. Il Senato ha approvato la legge in maniera definitiva ieri sera, nella versione uscita dalla Camera il 25 novembre scorso e con l’ennesimo voto di fiducia. Tutto come previsto, nessuna sorpresa, nessun sussulto di dignità in casa Pd, a parte un unico voto contrario e due assenti.
Read MoreUn fallimento chiamato Aler
A Milano è esplosa la questione abitativa o, meglio, la questione case popolari. Doveva succedere prima o poi, perché in tempi di crisi sociale il prolungato e colpevole abbandono a sé stessa dell’edilizia popolare non poteva che tradursi in deflagrazione. Eppure, oggi in troppi fingono sorpresa e gridano all’untore, cioè all’”occupante abusivo”, a partire da quanti portano la responsabilità politica e istituzionale dell’attuale stato di cose.
Read MoreVivi li hanno presi, vivi li rivogliamo - #26n h. 16 presidio al consolato messicano di Milano
“Vivos se los llevaron y vivos los queremos” (vivi li hanno presi, vivi li rivogliamo) si grida oggi in Messico nelle crescenti proteste per i 43 studenti della Escuela normal rural di Ayotzinapa, sequestrati il 26 settembre scorso dalla polizia di Iguala, stato del Guerrero, mentre si recavano a una manifestazione. Da allora di loro non si sa più nulla, sono desaparecidos, “scomparsi”.
Read MoreLa strategia del manganello
A Milano tira brutta aria, volano le manganellate. Anzi, stando ai titoli di stampa e tv sembra quasi di trovarsi guerra. È un crescendo mediatico impressionante, che non si ferma neanche di fronte all’ennesima alluvione, fatto di notizie di scontri e violenze, di dichiarazioni allarmistiche e di preoccupati editoriali, come quello del Corriere di sabato scorso che ha ammonito “niente tuffi nel passato”, buttando nel calderone un po’ di tutto: gli scioperi, la Fiom, gli studenti, i No Tav, le occupazioni e l’assalto a un circolo Pd.
Read MoreVenerdì #14n si sciopera contro Jobs Act e precarietà. A Milano in piazza Fiom, sindacati di base e studenti
Il 14 novembre si sciopera. Non è ancora lo sciopero generale che ci vuole, cioè quello in grado, per quantità e qualità dell’azione, di sfidare davvero il progetto socialmente e politicamente regressivo dei poteri dominanti in Europa e del governo Renzi. Ma dopo lo sciopero generale di Usb del 24 ottobre e la grande partecipazione alla manifestazione nazionale della Cgil del 25 è senz’altro un ulteriore e importante passo nella giusta direzione, poiché consente di accumulare forze e consensi e, soprattutto, di mettere in campo un intreccio di diversi percorsi e di diverse lotte.
Read More18 ottobre #StopInvasione di razzisti e fascisti. Milano ripudia il razzismo della Lega - h. 15 corteo parade in L.go Cairoli
Sabato 18 ottobre la Lega Nord manifesterà a Milano. La parola d’ordine del corteo è tanto semplice quanto eloquente: “Stop Invasione”. Dove gli invasori sarebbero ovviamente i migranti, a partire dai profughi scappati da guerre e dittature e sopravvissuti alla traversata del Mediterraneo. Non si fa distinzione, tutti uguali, tutti “clandestini” e invasori.
Read MoreLo sciopero dei senza diritti: il 16 ottobre sciopero nazionale della logistica
Volete sapere come sarà il meraviglioso mondo del Jobs Act, quello dove robe vecchie come i diritti dei lavoratori, articolo 18, Statuto dei lavoratori o contratto nazionale saranno poco più di un lontano ricordo dei padri e dei nonni? Ebbene, allora date un’occhiata a uno di quei tanti settori privi di diritti, tutele e voce che già oggi abbondano a casa nostra, come per esempio la logistica.
Read MoreKobane: la squallida ipocrisia dell'occidente e del governo italiano
Da quando è esploso l’allarme Isis non passa giorno che i tg, i giornali e i siti d’informazione che vanno per la maggiore non ci propongano una narrazione che suona grosso modo così: da una parte loro, i cattivi, il male, cioè lo Stato islamico (Da’esh in arabo), e dall’altra parte noi, i buoni, il bene, cioè la coalizione anti Isis che riunisce Usa, Europa, Nato e i paesi arabi “moderati”. Ebbene, sui cattivi ci siamo senz’altro (e spero vivamente che anche quelle strane fascinazioni estive che avevano colpito taluni siano definitivamente alle nostre spalle), ma è la storiella dei buoni che non sta proprio in piedi e che, anzi, in questi giorni di eroica e solitaria resistenza di Kobanê si staglia davanti a noi in tutto suo immenso squallore.
Read MoreA Milano una settimana di mobilitazione. Lavoratori, precari, studenti e NoExpo in piazza l'8, il 10 e l'11 ottobre
A Milano sarà una settimana di mobilitazioni. Mercoledì 8 ottobre, quando in città si riuniranno i capi di Stato e di governo europei per un vertice sul lavoro, ci sarà lo sciopero della Fiom, un corteo che alle 9.30 partirà da piazzale Lotto e un presidio in piazza Türr. Venerdì 10 toccherà poi agli studenti e sabato 11 ci sarà il corteo promosso dalla Rete Attitudine NoExpo.
Read MoreMilano, spazi sociali: il ri-ritorno di Zam e la new entry di S.O.Y. Mendel a Baggio
A pochi giorni dalla breve occupazione dello spazio Forma, ieri sera Zam è tornato, occupando uno stabile vuoto da quattro anni in zona Chiesa Rossa. E da questa mattina c'è anche una new entry, lo Spazio Occupato Indipendente Mendel, S.O.Y. Mendel in breve, a Baggio.
Read MoreLa sicurezza asimmetrica: polizia con taser e microcamera, ma senza numero identificativo
Il taser, cioè la pistola che spara scariche elettriche, e la telecamera integrata nella divisa stanno per fare il loro ingresso ufficiale nell’equipaggiamento della polizia italiana. Siamo ancora a livello sperimentale, ovviamente, come peraltro accade da inizio anno con lo spray al peperoncino, ma ci sono pochi dubbi che la strada sia ormai tracciata.
Read MoreZam è stato di nuovo sgomberato. E c'è chi soffia sul fuoco
Zam è stato di nuovo sgomberato e quindi i ragazzi e le ragazze saranno costretti a nuove migrazioni prima di trovare casa. Le forze dell’ordine, in base alla decisione assunta in tempo record ieri in Prefettura dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, si sono presentate stamattina all’ex Spazio Forma, in piazza Tito Lucrezio Caro, che era stato occupato sabato pomeriggio. Nessuno si è fatto male e non ci sono stati fermi. Insomma, come si suol dire in questi casi, è stata una “cosa tranquilla”.
Read MoreZam e Lambretta sono tornati
A volte ritornano ed è bene che sia così. Zam e Lambretta, due dei più dinamici spazi sociali milanesi, erano stati entrambi sgomberati nel giro di poche settimane di questa strana e fredda estate. Avevano promesso che sarebbero tornati presto e così è stato. Il 19 settembre il Lambretta ha occupato uno stabile privato abbandonato in via Cornalia 6 e oggi è il turno di Zam (appuntamento ore 15.30 in piazza Sant’Eustorgio).
Read MoreArticolo 18: il teatrino, le ipocrisie e la posta in gioco
La vera domanda non è quando usciremo dalla crisi, ma come ne usciremo e, soprattutto, in che mondo ci ritroveremo dopo. Già, perché comunque vada, non sarà un ritorno al prima, come se si trattasse di guarire da una febbre passeggera, e le attuali politiche di governi, banche centrali e troike varie non servono tanto e soltanto per riattivare un’economia depressa, ma anche per disegnare un altro e nuovo modello sociale e politico, in dichiarata antitesi con quanto abbiamo conosciuto nell’epoca post sessantottina e persino post Liberazione. Insomma, con quello che a volte viene riassunto nel termine generico di modello sociale europeo.
Read MoreIl buono scuola lombardo discrimina: class action per risarcire le famiglie della scuola pubblica - Parte II
La Regione Lombardia privilegia la scuola privata e discrimina la scuola pubblica. Alla prima vanno ogni anno decine di milioni di euro di denaro pubblico e alla seconda soltanto le briciole, peraltro sempre più esigue. Ma questo lo sanno ormai quasi tutti, così come anche i più testardi hanno dovuto prendere atto che nulla è cambiato con il passaggio dal ciellino Formigoni al leghista Maroni.
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