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il blog di Luciano Muhlbauer

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“Israele ha il diritto di difendersi”: lo slogan che copre il genocidio in diretta

June 13, 2025

“Israele ha il diritto di difendersi”. Sembra incredibile, ma è passata solo qualche ora dall’attacco israeliano all’Iran ed è già tornato il solito ritornello, ovviamente condito con l’altrettanto classico invito alla moderazione. “Israele ha il diritto di difendersi” giustifica da decenni qualsiasi cosa decida di fare Israele. E giustifica quello che sta facendo oggi. Un anno e mezzo di massacro sistematico della popolazione di Gaza. Una distruzione talmente metodica e totale che solo un disonesto può non chiamarla con il suo nome: genocidio.

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In Internazionale Tags israele, gaza, palestina, palestine, cisgordania, iran, genocidio, guerra
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Noi non ci arruoliamo

March 11, 2025

La guerra è alle porte, dobbiamo difendere l’Europa, i nostri valori, la libertà e la democrazia, dobbiamo riarmarci, prepararci alla guerra, diventare nuovi guerrieri. Grande è la confusione e forse non poteva essere diversamente. Troppo rapida e violenta è stata l’irruzione di Trump e Musk, che fedeli al vecchio motto dei miliardari della Silicon Valley, move fast and break things, hanno spazzato via in tempo record radicate convinzioni geopolitiche e anni di incessanti proclami sulla guerra fino alla vittoria.

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In Guerre e Pace Tags ReArm Europe, guerra, riarmo, europa, Trump, musk
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Un 12 dicembre per non dimenticare le infamie di ieri e fermare i fascismi e le guerre di oggi

December 11, 2015

Il 12 dicembre è un giorno particolare per Milano. Ancora oggi, 46 anni dopo lo scoppio della bomba in Piazza Fontana, non ce l’hanno fatta a normalizzare e addomesticare la memoria, tant’è che lo stesso neoprefetto, l’ex questore Marangoni, ha voluto caratterizzare il suo arrivo in città dichiarando che sarà necessario “ripensare al rapporto con la famiglia Pinelli”. Già, Giuseppe Pinelli, ferroviere anarchico, falsamente accusato e morto dopo un volo di quattro piani da una finestra della Questura.
 

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In Antifascismo Tags 12 dicembre, piazza fontana, pinelli, strage di stato, milano, erdogan, curdi, guerra, valpreda, daesh, strategia della tensione, Parigi, ankara, Suruc, terrorismo
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Ricordare le stragi di ieri, fermare le guerre di oggi - 12D a Milano - Corteo antifascista e antirazzista

November 23, 2015

Come avviene ormai da qualche anno, in occasione del 12 dicembre, anniversario della strage di piazza Fontana, ci sarà a Milano il corteo cittadino che vuole andare oltre la mera commemorazione istituzionale, per non disperdere la memoria della strage di Stato e della morte di Pinelli in Questura, ma anche per collegare i fatti di ieri con le battaglie da fare oggi. Per organizzare la manifestazione c'era stata un’assemblea cittadina, che aveva condiviso e avviato la costruzione dell’iniziativa. Ma poi sono arrivate le stragi di Parigi e, inevitabilmente, tutti quanti abbiamo dovuto fare una riflessione, non certo per rinunciare alla mobilitazione di piazza, che sarebbe, anzi, la cosa più sbagliata, ma per darle un senso più ampio.

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In Antifascismo Tags 12 dicembre, piazza fontana, strage di stato, strage, strategia della tensione, Parigi, da'esh, daesh, guerra, terrorismo, Turchia, curdi, rojava, siria, pinelli
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Siamo in guerra?

November 17, 2015

Siamo in guerra? Un interrogativo rimbalzato un po’ dappertutto dopo le stragi parigine. Siamo in guerra, senza punto interrogativo, è quanto ha comunicato ieri la presidenza francese, con tutto ciò che ne consegue in termini di richieste agli alleati europei e annunci di stati di emergenza permanenti e costituzionalizzati. E allora, poiché la guerra è una cosa tremendamente seria, forse è il caso che su queste domande e risposte ci facciamo qualche ragionamento onesto, senza farci guidare dalle emozioni del momento e, soprattutto, senza quella nauseante ipocrisia che qui in Europa ci piace tanto.

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In Guerre e Pace Tags guerra, pace, Parigi, da'esh, isis, Turchia, pkk, siria, iraq, Nato, bush, stato d'emergenza, francia
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Con il popolo curdo, contro il terrorismo di Stato. Martedì 13 ott. h. 19 @SanBabila Milano, Mobilitazione cittadina

October 11, 2015

Ancora una bomba contro i curdi, ancora una strage nella Turchia di Erdogan. Dopo Dyarbakir e Suruç, ora è toccata ad Ankara. Il bilancio, ancora provvisorio, si fa sempre più spaventoso e i morti accertati hanno ormai superato il numero di cento. Erdogan, il presidente che si crede sultano, ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale, ma nel frattempo non ha fermato nemmeno per un secondo la sua guerra contro i curdi. Anche in questo momento i suoi arei bombardano nel Kurdistan turco e iracheno, mentre il Pkk ha dichiarato un cessate il fuoco unilaterale. Anche ora, mentre scriviamo, una feroce repressione strangola la popolazione civile in molte città curde, in particolare in quelle che avevano votato in massa per l’Hdp alle elezioni di giugno scorso.

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In Internazionale Tags Turchia, Annkara, strage, erdogan, pkk, hdp, guerra, Suruc, Nato, milano, mobilitazione, 13 ottobre san babila, kurdi, curdi
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Rompere il silenzio, fermare la guerra di Erdogan contro i curdi - Corteo, lunedì 14S h. 18.30 @SanBabila Milano

September 13, 2015

In Turchia da un mese e mezzo c’è la guerra, ma i grandi media guardano altrove. Non si tratta della tanto sbandierata guerra contro l’Isis, che esiste solo nelle chiacchiere, ma di quella concreta contro i curdi. Vengono colpiti non soltanto i guerriglieri del Pkk, ma interi centri abitati, civili disarmati, amministratori locali eletti e, soprattutto, il partito legale della sinistra curda, l’Hdp, le cui sedi sono state assaltate e devastate dall’estrema destra, senza che la che polizia intervenisse. Eppure tutto tace. Tace il loquace Renzi, tacciono i Ministri e tacciono gli altri governi europei.

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In Internazionale Tags Kurdistan, rojava, turchia, erdogan, hdp, pkk, demirtas, Suruc, guerra, solidarietà, movimenti, corteo 14 settembre, milano, isis, da'esh, Expo 2015
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L'insostenibile solitudine del popolo palestinese

July 30, 2014

C’era una volta la solidarietà con il popolo palestinese. Nella sinistra politica, nei movimenti e tra i pacifisti era semplicemente una cosa scontata, ovvia. Anzi, in Italia sentirsi di sinistra e sentirsi solidali con i palestinesi era quasi la stessa cosa, faceva parte dell’identità. E così, ogni volta che Israele scatenava una delle sue periodiche campagne repressive o di guerra, c’è sempre stata mobilitazione e indignazione. Oggi, invece, dopo tre settimane di bombardamenti su quella prigione a cielo aperto che si chiama Gaza, con più di 1.200 morti, in grandissima parte civili, 5mila case rase a suolo e oltre 200mila sfollati, continuano a prevalere, salvo qualche eccezione, il silenzio e l’immobilismo.

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In Internazionale Tags gaza, palestina, guerra, solidarietà, sinistra, hamas, al fatah, israele
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Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco.  Israele continua a bombardare e bloccare l&
Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco. Israele continua a bombardare e bloccare l’afflusso degli aiuti, mentre gran parte della popolazione di Gaza è costretta in metà del territorio della striscia. In Cisgiordania non va meglio, perché coloni ed esercito proseguono nella pulizia etnica e nella cacciata dei palestinesi dalle loro terre. Questa è la realtà sul campo, mentre qui da noi i complici hanno fatto calare il silenzio e destre e “riformisti” del Pd vogliono persino tappare la bocca ai chi denuncia i crimini di Israele, proponendo la messa fuorilegge della critica al sionismo. Per questo occorre tenere viva la mobilitazione. Tutto il resto sono chiacchiere #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si sbagliano, alla grande! Giù le mani dall’Askatasuna! #Aska #Askatasuna
PER PINO E LICIA PER NON DIMENTICARE PINELLI ASSASSINATO   La memoria è una cosa importante, serve per affrontare il presente e, soprattutto, il futuro. E non bisogna mai dimenticare Piazza Fontana e la morte poco accidentale di Giuseppe Pinelli, ferroviere e anarchico, accusato ingiustamente nel quadro dei depistaggi all’indomani della strage e fatto precipitare nella notte del 15 dicembre 1969 da una finestra del quarto piano della Questura di Milano. Nessuno avrebbe mai pagato per la sua morte o per le tante bugie e, alla fine, la spiegazione giudiziaria sarebbe stata un misterioso “malore attivo”. Morto Pinelli, il depistaggio continuò e il 16 dicembre fu arrestato un altro anarchico milanese, Pietro Valpreda, che rimase in carcere innocente per 3 anni. Solo molti anni più tardi una parte della verità storica sulla strage di Stato riuscì a farsi largo anche sul piano giudiziario, con l’individuazione dei responsabili della strage nei neofascisti di Ordine Nuovo. La famiglia Pinelli avrebbe dovuto aspettare 40 anni perché lo Stato, nella persona del Presidente della Repubblica Napolitano, riconoscesse la “verità storica” su Pinelli e sulla strage di piazza Fontana. Una verità storica che i movimenti avevano denunciato sin dai primi momenti e che anche oggi, in tempi di galoppante revisionismo governativo, potrà continuare a vivere soltanto attraverso la memoria e l’impegno collettivo. #pinelli #giuseppepinelli #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA
STRAGE FASCISTA E DI STATO
 
Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni p
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO   Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni per svolte autoritarie che potessero fermare i grandi movimenti di massa, di operai e studenti, che negli anni 68 e 69 aprirono nuovi spazi e stavano conquistando diritti sociali e civili per tutte e tutti. Nella strage di piazza Fontana morirono direttamente 17 persone, ai quali va aggiunto Pino Pinelli, ingiustamente accusato e fatto volare da una finestra della Questura di Milano. Anche quest’anno il 12 dicembre i movimenti milanesi, ai quali si sono aggiunte le associazioni palestinesi, sono scesi in piazza non solo per ricordare, ma anche per ribadire che senza il protagonismo delle persone e dei movimenti, senza conflitto, i diritti e le libertà sono sempre sotto tiro, allora come oggi. Specie oggi, in tempi in cui vecchi fantasmi, dalle politiche autoritarie e repressive fino alla guerra, si stanno riaffacciando.   #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA 
STRAGE FASCISTA E DI STATO 

12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente
A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la mor
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO 12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la morte di Giuseppe Pinelli e l’ingiusta persecuzione contro gli anarchici. Non si tratta di un esercizio rituale, ma della necessità di leggere il presente attraverso le continuità che lo attraversano. Ci troviamo alle 18.30 in piazza 24 Maggio a #Milano #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa

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