Mancano ancora più di cinque settimane al voto e in troppi sono convinti che No abbia già vinto, sottovalutando clamorosamente i molti talloni d’Achille del fronte del No e il potenziale espansivo della campagna renziana. La partita, invece, è tutta aperta e le prossime settimane saranno decisive non solo per l’esito del referendum costituzionale, ma anche per gli scenari del giorno dopo. E, da questo punto di vista, molto dipenderà dalla capacità o meno di far vivere le ragioni del No fuori dai suoi attuali recinti, unendo la battaglia referendaria alla questione sociale e parlando a quanti e quante oggi si sentono semplicemente estranei a uno scontro percepito come distante dalla vita di tutti i giorni.
Read MoreConsiglio non richiesto ai supporter di Sala
Gli ultimi seggi non avevano ancora finito l’interminabile spoglio che già erano partiti gli insulti e le accuse all’indirizzo degli elettori e delle elettrici che al primo turno non avevano votato per la coalizione che sostiene Sala, ma che avevano scelto Milano in Comune e Basilio Rizzo oppure l’astensione (quelli che votano 5 Stelle continuano invece ad essere trattati con incredibile sufficienza).
Read MoreUn ringraziamento e due riflessioni
La prima cosa che voglio fare è ringraziare di cuore gli elettori e le elettrici della lista Milano in Comune e, in particolare, quelli e quelle che hanno dato la preferenza al sottoscritto. E siete stati in tanti e tante, 1464 per la precisione.
Read MoreCome si vota? Istruzioni per non sbagliare alle comunali di Milano del 5 giugno
Ormai ci siamo quasi, domenica 5 giugno si vota. Riproponiamo quindi, in versione aggiornata, il “come si vota” già pubblicato tre settimane fa, anche perché la confusione sulle modalità di voto continua ad essere tanta, sia tra i più giovani che tra i meno giovani. Ovviamente non affrontiamo tutti quesiti possibili e immaginabili, ma cerchiamo di rispondere soltanto alle domande più importanti tra quelle che abbiamo raccolto in queste settimane di campagna elettorale. Per il resto ci sono i siti istituzionali dedicati.
Read More#votiamoMUHLBAUER #facciamospazio LE DICHIARAZIONI DI VOTO - parte III
Ed eccoci alla terza parte della raccolta di dichiarazioni di voto a favore della lista Milano in Comune e della preferenza a Luciano Muhlbauer, che ci sono pervenute su facebook o per mezzo di video.
Read MoreVolata finale verso il voto - 2 giugno h. 18.30 via Magolfa 25 #votiamoMUHLBAUER #facciamospazio
Giovedì 2 giugno alle h. 18.30 ci troviamo al Caffè Zanardi, in via Magolfa 25, per chiudere la campagna elettorale e affrontare la volata finale verso il giorno del voto del 5 giugno. Una cosa tranquilla, per chi non ha abbandonato la città per il ponte, per scambiarci le opinioni e per darci le energie per le ultime ore di campagna elettorale. Vi aspetto!
Read More#votiamoMUHLBAUER #facciamospazio LE DICHIARAZIONI DI VOTO - parte II
Eccovi la seconda parte della raccolta di dichiarazioni di voto a favore della lista Milano in Comune e della preferenza a Luciano Muhlbauer, che ci sono pervenute su facebook o per mezzo di video.
Read More#votiamoMUHLBAUER #facciamospazio LE DICHIARAZIONI DI VOTO - parte I
Con questo post iniziamo la pubblicazione sul blog di alcune delle dichiarazioni di voto a favore della lista Milano in Comune e della preferenza a Luciano Muhlbauer, che ci sono pervenute su facebook o per mezzo di video. Eccovi dunque la parte I.
Read MoreElezioni Milano 2016: si parte! Giovedì 5 maggio h. 18 alla @CoopLiberazione v. Lomellina 14
Si parte! Giovedì 5 maggio, a partire dalle ore 18.00, ci incontriamo alla Cooperativa Liberazione di via Lomellina 14 per dare il via alla mia e nostra campagna elettorale per le comunali di Milano. Ci sarà Massimo Alberti di Radio Popolare e tanti e tante di coloro che in questi anni hanno condiviso le battaglie in città. Sarà un momento per ritrovarci, parlarci, bere qualcosa insieme. E ciascuno paga il suo, perché grazie al cielo non abbiamo manager e tutto è autofinanziato.
Read MorePerché mi candido al Comune di Milano
Mi candido al Comune di Milano. Ho accettato la proposta della lista Milano in Comune, che sostiene la candidatura a Sindaco di Basilio Rizzo. Ho deciso di farlo perché ci sono momenti in cui bisogna mettere la faccia e tutto il resto, anche se non ci sono certezze, garanzie e paracadute. E oggi è sicuramente uno di questi momenti, perché a soli cinque anni da quello straordinario moto di partecipazione dal basso che ci aveva permesso di liberare la città dal ventennale dominio delle destre, tira un insistente vento di normalizzazione e conformismo, di cui la similitudine dei manager-candidati-sindaci del Pd e delle destre è una delle più nitide espressioni. Un vento evidentemente molto pervasivo, visto che persino il candidato sindaco del M5S ha dichiarato di ispirarsi Rudolph Giuliani, ex sindaco repubblicano di New York.
Read MoreNulla sarà più come prima
Dobbiamo ringraziare davvero il popolo greco, perché il voto di ieri non riguardava soltanto il presente e il futuro della Grecia, ma soprattutto quello dell’Europa o, meglio, della possibilità di immaginarsi ancora una costruzione europea diversa da quella ottusa e miope dell’austerità. Peraltro, la stessa rigidità negoziale della Commissione europea e del Fmi, per non parlare delle pesanti ingerenze nel processo democratico greco, c’entrava ben poco con il debito e molto invece con la politica. Cioè, andava stroncata da subito ogni speranza di poter modificare il diktat liberista e il comando oligarchico e autoritario che oggi costituiscono la governance de facto dell’Europa. Insomma, colpirne uno per educarne cento, a partire dagli elettori spagnoli, un po’ troppo tentati da Podemos.
Read MoreA che cosa serve questa Europa?
Ma a che cosa serve questa Europa? Un interrogativo né nuovo né originale, ma che oggi, anche alla luce della gestione della vicenda greca e del dramma profughi, si pone in maniera decisamente diversa. Cioè, non si può fare finta che il passare del tempo sia indifferente, che l’accumulo di quantità non si trasformi prima o poi in qualità e che, di conseguenza, la più importante delle domande, almeno per noi, cioè se un’altra Europa sia effettivamente possibile e in che termini, non necessiti oggi perlomeno una forte ridiscussione.
Read MoreCoalizzare le pratiche sociali per rompere l'inerzia politica
Coalizione sociale? Apriti cielo! E così, è stata sufficiente una riunione convocata da Landini e dalla Fiom perché sul lato sinistro del mondo scoppiasse un putiferio. Prese di distanza, alzate di scudi, imbarazzi e gli immancabili sì-ma-però. È volato di tutto, persino la madre di tutti i moniti: “il sindacato non fa politica!”. Niente male, davvero, specie se proviene da chi, pur di non disturbare il proprio partito di riferimento, non aveva fatto mezzo sciopero contro la peggior riforma delle pensioni degli ultimi decenni.
Read MoreCon la Grecia e contro l'austerità. Per cambiare l'Europa. È il momento di mobilitarsi
Che sarebbe stata dura lo sapevano anche i sassi, ma poi le tante pacche sulle spalle ricevute da Tsipras, da Parigi a Roma, hanno regalato momenti di illusione agli ingenui. Già, perché le pacche non costano nulla e rendono pure simpatici, ma poi mica si può consentire sul serio a un paese di 11 milioni di anime, per giunta governato da un ex no global respinto dalla polizia italiana ai tempi del G8 di Genova, di mettere in discussione i capisaldi della politica economica europea. Sì, perché il punto non è certo il debito greco in sé, la cui manifesta insostenibilità è di dominio pubblico, bensì il dogma dell’austerità e i rapporti di potere politici ed economici che ne derivano.
Read MoreLa lezione greca
Il difficile viene adesso, si suol dire in situazioni come queste, e nel caso della Grecia e di Syriza questo è più vero che mai, poiché un paese di soli 11 milioni di abitanti, con un'economia a pezzi e senza alleati tra i governi europei dovrà ora assumersi l'onere di rompere la gabbia dell'austerità. Sarà dura, dunque, molto. Eppure, questo è il momento di un sorriso e della consapevolezza che qualcosa di nuovo e di dirompente è accaduto nel vecchio continente. Qualcosa che ci riguarda, direttamente, e che ci impone di agire anche a casa nostra.
Read MoreIl miglior alleato degli islamisti sta a destra
L’attacco terroristico a Charlie Hebdo è destinato a lasciare il segno, non solo in Francia, ma in tutta Europa. Per la sua ferocia, per il bersaglio scelto, per il simbolismo che evoca. Ed è indubbio che questo fosse esattamente l’obiettivo di chi aveva direttamente o indirettamente ispirato l’attentato, al di là della consapevolezza o meno e dell’appartenenza organizzativa (Al Qaeda, Isis, cani sciolti, altro?) degli esecutori materiali dell’infame atto.
Read MoreLa strategia del manganello
A Milano tira brutta aria, volano le manganellate. Anzi, stando ai titoli di stampa e tv sembra quasi di trovarsi guerra. È un crescendo mediatico impressionante, che non si ferma neanche di fronte all’ennesima alluvione, fatto di notizie di scontri e violenze, di dichiarazioni allarmistiche e di preoccupati editoriali, come quello del Corriere di sabato scorso che ha ammonito “niente tuffi nel passato”, buttando nel calderone un po’ di tutto: gli scioperi, la Fiom, gli studenti, i No Tav, le occupazioni e l’assalto a un circolo Pd.
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